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Valli. A tu per tu con il sindaco Cunegato : ‘Io grillino prima dei grillini’

Sono andata a cercarlo in cima alla valle, convinta di scovare il tipico uomo di montagna di poche parole, pochi sorrisi e la convinzione che il futuro sia dannoso per il territorio. Mi sono dovuta ricredere subito, quando entrando nel moderno municipio di Valli del Pasubio, mi si è presentato davanti un bohémien allegro e sorridente, che in un turbinio di parole ha risposto a tutte le mie domande prima ancora che gliele ponessi. Un uomo proiettato al futuro, che crede nell’essenza più che all’appartenenza.

Armando Cunegato, classe ’55, sindaco dei 3.500 cittadini di Valli del Pasubio, non esita: ‘pazienza se non tutti apprezzano, un amministratore deve guardare sempre avanti.

Che significa fare il sindaco al giorno d’oggi?

E’ una bella sfida perché oggi i comuni hanno pochi soldi. In particolare a Valli abbiamo centocinquanta chilometri di strade e centotrenta contrade, e la prima voce del nostro bilancio riguarda proprio quelle. 100.000 euro se ne vanno solo lì, per la pulizia ed il mantenimento. Per non parlare dei quindici milioni di danni dell’alluvione che ci trasciniamo ancora oggi.

Valli si trova al valico con il Trentino Alto Adige, e quando si passa il confine si sente sempre dire ‘se vede che semo in Trentin’. Ne soffre?

E’ puramente una questione di soldi, riguarda la percentuale che le regioni autonome trasferiscono allo stato e le politiche del territorio che i trentini gestiscono con maggiore autonomia. Hanno più soldi e sono più agevolati, ma ci sono dei progetti in corso che se vengono approvati permetteranno di diminuire il gap tra noi e loro.

Com’è la situazione a Valli? Come il Comune sta affrontando l’emergenza povertà che non sta risparmiando nemmeno ‘il ricco’ Nord Est d’Italia?

Fortunatamente a Valli quasi tutti hanno la casa o magari anche terreni. Ma i problemi sociali ci sono eccome. Per dare una mano abbiamo stanziato dei voucher per dare lavoro per 3 mesi. Ci sono realtà difficili e lavoriamo molto sul Sociale. Non sempre i cittadini comprendono i ‘no’, ma un amministratore non può fermarsi all’immediato, deve fare programmi e lavorare guardando al futuro.

Che atteggiamento riscontra da parte dei suoi concittadini e dalla gente in genere, in un momento di anti politica come questo?

La politica si è rovinata con le sue mani. La corruzione e gli eccessi hanno fatto sì che gli uomini politici non esercitassero il loro ruolo. C’è bisogno di rivalutare la politica vera, servono persone oneste. E perché le cose funzionino bisogna pagare le tasse. Parlare di destra o sinistra adesso fa’ ridere, è anacronistico. Oggi stiamo attraversando una fase economica che ha già superato questi concetti. In politica io non considero le persone in base alla loro tessera, io vedo persone con pari dignità e valuto gli amministratori in base alla loro competenza. Puoi essere famoso quanto vuoi, ma se sei un imbecille, resti un imbecille.

Che cosa ne pensa dei grillini e della loro voglia di ripulire la politica? Li vede di destra o di sinistra? Tra l’altro lei ha anche un po’ il look di Beppe Grillo…

Io sono in pratica un grillino nato prima dei grillini. Nel senso che non condivido la logica dell’appartenere ad un partito, ma penso che esistano prese di posizione date dal buon senso. Io spero che il Movimento 5 stelle sia di aiuto per cambiare il mondo corrotto che è sotto gli occhi di tutti. Per anni sono andati avanti portaborse non bravi, ma ubbidienti e questo non ha mai migliorato la qualità. Le menti esistono, bisogna spingerle avanti. E’ da qui che nascerà la nuova politica italiana.

Che cosa cambierebbe della sua città? E se avesse la bacchetta magica cosa farebbe?

Vorrei vedere tutte le strade e le contrade ristrutturate. Se avessi un bel po’ di soldi da investire li impegnerei per incentivare il turismo. Fondamentale è rivalutare il territorio esaltandone la stagionalità. Abbiamo in atto un progetto per rilanciare il turismo insieme ad altri comuni e il nostro sguardo è rivolto anche al vicino centenario della prima Guerra Mondiale. Mi piacerebbe che qualche privato intervenisse per dare opportunità e maggiore credibilità al territorio.

Che cosa ne pensa dei servizi associati di cui in queste settimana si fa un gran parlare?

Lo scopo è dare gli stessi servizi mantenendo i costi, ma per farlo è necessario anche cambiare la mentalità dei dipendenti. Unirsi è utile soprattutto per i comuni più piccoli, ma bisogna fare attenzione a non disperdere le proprie caratteristiche distintive. Siamo ricchi di insegnamenti tramandati da padre in figlio e c’è grande attaccamento alla propria terra.

Quassù vivono solo i paesani o ci sono anche new entries?

Ci vengono molte persone da ‘giù’. Le famiglie vengono a cercare la qualità della vita. In questi posti si può fare ritorno al passato mantenendo il benessere del presente.

Qual è il valore che per lei ha più importanza?

L’onestà. Odio la corruzione e il buonismo e tutto ciò che impedisce di essere onesti. Con l’onestà si può andare dappertutto. Io sono per l’essere più che è per l’avere.

Anna Bianchini