Il sindaco piange le difficoltà del proprio bilancio ma è indifferente agli 8.400 euro, soldi pubblici che potrebbero essere gestiti direttamente dal comune, che invece la cooperativa guadagna ogni mese per poi lasciare i profughi abbandonati a sé stessi. Questa è in sintesi la provocazione lanciata dall’ex sindaco di Valdastico Alberto Toldo all’attuale sindaco Claudio Guglielmi e alla sua amministrazione.
Sindaco ed ex sindaco erano già ai ferri corti per una serie di botta e risposta accusatorie relative al bilancio comunale in dissesto. A lanciare per primo il sasso era stato Guglielmi, accusando pubblicamente Toldo di mala gestione delle finanze ai tempi in cui era al governo del paese, cioè dal 2004 al 2014. La risposta di Toldo si era concretizzata in una querela.
Adesso Toldo rincara la dose dopo che è scoppiata la classica ‘pustola’: una decina di profughi africani abitano in pieno centro a Valdastico da 9 mesi senza riscaldamento e quasi abbandonati dalla cooperativa Csfo di Monselice, che non procura loro nemmeno il necessario per vestirsi. I giovani vivono della carità della gente del luogo, ormai si è abituata alla loro presenza quotidiana per le vie del paese.
Per rendere la sue affermazioni più convincenti, Toldo invita i cittadini di Valdastico a leggersi le prime pagine dell’ultimo libro di Mario Giordano, ‘Profugopoli’. ‘Leggendo le prime pagine – afferma l’ex sindaco – la gente potrà chiedersi se risulti loro appropriata l’indifferenza dell’amministrazione di fronte ad un fenomeno che è semplicemente mercato sulla pelle dei deboli’.
‘Ma è ancora più indecente, e questo lo dicono in pochi – continua Toldo, citando sempre Giordano – è che nemmeno i Comuni stessi siano messi nelle condizioni di poter restituire le cifre in eccedenza ricevute per l’accoglienza. Le Prefetture, loro malgrado, hanno confermato ai sindaci che accolgono direttamente come il pagamento di 35 euro al giorno non preveda un preciso meccanismo di restituzione di eventuali somme eccedenti. E’ un sistema perverso, che da cittadino non può che avere tutta la disapprovazione possibile, ma che coinvolge enti, associazioni, organizzazioni di ogni genere e, una buona volta occorre dirlo, anche i Comuni.’
Lo scenario serve a Toldo per lanciare nuovi strali alla volta di Guglielmi. ‘Se così è, e mille esempi lo dimostrano – afferma ancora l’attuale consigliere di minoranza – diventa quantomeno paradossale il comportamento del sindaco di Valdastico che, contemporaneamente, è assente ed indifferente al fatto che Csfo guadagni migliaia di euro al mese nel nostro territorio, si tiene ben lontano da ogni ipotesi di qualsiasi azione del Comune e piange le difficoltà del bilancio.’
‘Niente e nessuno obbliga un Comune – continua l’ex sindaco – ad accogliere profughi. Ci mancherebbe altro. Ma nel momento in cui di fatto ti arrivano dei ragazzi in appartamenti privati il Comune, piaccia o meno, deve comunque svolgere dei ruoli che sono di accoglienza e di sicurezza. Ruoli che a Velo d’Astico e a Schio vengono puntualmente svolti, compiti che a Valdastico nessuno ha mai svolto. Perché a Velo d’Astico da mesi tutti i rifugiati lavorano al servizio della comunità e qui no? Cinque anni fa Emanuel e Samuel, i due primi profughi per scelta accolti dalla precedente amministrazione comunale a Valdastico, mostrarono come il lavoro è assoluto elemento di integrazione, furono i primi due profughi lavoratori nella Provincia di Vicenza. Da nove mesi otto ragazzi, sette dei quali cattolici scappati da Boko Haram, stazionano in Piazza Roma. Non è un problema pubblico? Credo proprio di sì. Sinora solo i cittadini spontaneamente hanno mostrato attenzione verso di loro. Sono bravi ragazzi, che chiunque può avvicinare e conoscere, anche se ancora oggi, dopo nove mesi, sanno esprimersi solamente in inglese. Credo che ci sia molto da imparare da Andrea Cecchellero, sindaco di Posina, come da molti altri colleghi che in silenzio, senza clamore, gestiscono un problema difficile e complesso, all’insegna di valori che come persone, amministratori e comunità non possiamo fare a meno di testimoniare. I cittadini di Valdastico – conclude Toldo – hanno tutto il diritto di pretendere che il loro sindaco testimoni questi valori’.
Al sindaco Claudio Guglielmi la possibilità di replicare.
Ma.Bo.