Un ente che unisce il territorio di dieci comuni e che guarda al futuro con progetti ambiziosi e in espansione. È questa la visione che Mosè Squarzon il presidente dell’Unione Montana Pasubio Piccole Dolomiti intende imprimere, fin dal suo insediamento di pochi mesi fa, a un organismo che con sempre meno timidezza coglie opportunità e sfide per continue ricadute positive su un’ampia area dell’Alto Vicentino. Il presidente, confidando nell’apporto delle singole Amministrazioni che aggregano l’Unione Montana, non ha dubbi: i prossimi mesi saranno all’insegna dell’energia, in senso letterale e figurato e questo è anche il suo augurio per il nuovo anno che si affaccia.

“Energia” è una delle parole chiave del progetto Green Communities, unico di questo tipo finanziato in Regione del Veneto nell’ambito del PNRR: con un investimento di 4 milioni e 300 mila euro è finalizzato ad accompagnare e aiutare i singoli Comuni alla transizione energetica, con produzione di energia rinnovabile. 

Mosè Squarzon ci crede fermamente. Esordisce proprio annunciando l’imminente ultimazione dei primi due impianti fotovoltaici su edifici pubblici, nel comune di Piovene Rocchette.

“I nuovi impianti dell’Asilo nido le Fontanelle e della Scuola Secondaria A. Fogazzaro sono le due prime realizzazioni previste dal progetto Green Communities – ricorda – cui ne seguiranno di analoghe nel Comune di Monte di Malo e negli altri otto comuni dell’Unione. Non serve precisare che con questi nuovi impianti avremo una riduzione dei costi pubblici, accanto alla produzione di energia sostenibile, con un impegno da parte dei comuni a versare una piccola quota annua, per alimentare il funzionamento della struttura amministrativa dell’Unione Montana.

Un secondo step riguarda la sostituzione di punti luce tradizionali con quelli con tecnologia Led, o, in alternativa in interventi diefficientamento energetico negli edifici o impianti pubblici. Anche in questo caso tutti i dieci comuni dell’Unione ne avranno un beneficio, con la sostituzione di circa 1000 lampade.

La relativa gara è stata vinta dalla ditta Rizzato impianti di Vicenza. L’appalto di 457.500,00 con inizio lavori a febbraio 2025 con una durata di circa tre mesi.

Ci sarà infine l’installazione di circa 5-6 colonnine di ricarica per le bici elettriche in ciascun comune.

“Sono tutte tappe che mostreranno ben presto ai cittadini i frutti tangibili del lavoro degli ultimi due anni – continua Squarzon – e le azioni successive non potranno che andare in questa direzione, in prosecuzione con il buon lavoro svolto dalla precedente amministrazione guidata da Carlo Bettanin”.

Altri interventi per la produzione di energia verde giungeranno dalla realizzazione di due nuove microcentrali idroelettriche su acquedotto, una a Falgare di Schio e una a Giotti a Valli del Pasubio, oltre all’efficientamento di altre 5 centrali esistenti. 

Ma non è finita qui, perché il presidente annuncia di voler investire altra energia, stavolta nel senso dell’impegno ulteriore, anche in altri ambiti. “Nei giorni scorsi abbiamo avuto un incontro a Venezia, interpellati dalla Regione, per dare la nostra disponibilità a seguire gli screening VINCA (Valutazioni di incidenza ambientale). È un incarico delicato ed impegnativo, che sembra sarà accettato soltanto da un paio di Unioni Montane in tutto il Veneto, ma la nostra struttura tecnica, che ringrazio per l’impegno, lo ha accettato di buon grado e siamo contenti di fare la nostra parte, in un’ottica di crescita di servizi da erogare ai comuni dell’Ente”.

Nel libro dei sogni di Mosè Squarzon c’è anche un altro auspicio: “I tempi mi sembrano maturi per provare a considerare il nostro territorio nel suo insieme, come qualcosa di unitario, i cui temi siano affrontati in modo sistemico e non più soltanto frazionato per singoli comuni. È un’idea ancora in fase embrionale ma la proposta è quella di iniziare a condividere parti di funzioni a un livello “sovracomunale”, coinvolgendo appunto l’Unione e cominciando magari da Ambiente e Turismo”.

Insomma, passate le luci delle feste del periodo natalizio, l’Unione Montana promette di accenderne molte altre,  per un 2025 pieno di energia… in senso lato!

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