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Tribunale di Schio a rischio. Bressan: ‘Si dovrebbe iniziare a pensare ad un piano B’

L’unione fa la forza, insieme per vincere e non mollare mai. Questi gli slogan che animano la battaglia per la sopravvivenza del tribunale di Schio, che pur servendo un territorio di 220mila abitanti, con una realtà economica molto densa

, rischia di chiudere perchè sede distaccata di Vicenza. Le amministrazioni stanno facendo l’impossibile per non chiudere battenti, ma è Alberto Bressan (Pdl) a guardare oltre, pensando ad un’alternativa in caso di fallimento. ‘Condividiamo in pieno lo sforzo che il sindaco Luigi Dalla Via sta mettendo in atto insieme ai sindaci di Thiene e Valdagno per “salvare” il tribunale di Schio – scrive in una nota Bressan – ma si dovrebbe cominciare a pensare seriamente ad un possibile piano B per garantire comunque ai cittadini del territorio dell’Alto vicentino di poter usufruire di un sistema giustizia moderno ed efficiente. Il capogruppo del PDL in Consiglio comunale a Schio invita ad  una seria riflessione sulla figura del giudice di pace presente nei tre comuni di Schio, Thiene e Valdagno anche questa sotto la lente del ministero che ne ha previsto un taglio significativo: ne “rimarrà in vita” a livello nazionale circa uno su otto.I sindaci  potrebbero immaginare la possibilità di accorparlo in un unico ufficio cercando comunque di salvarne anche la presenza nel territorio dell’Alto vicentino e quindi più vicino alle comunità locali e ai cittadini’.

 

Va ancora oltre Bressan che dice: ‘Altro discorso riteniamo andrebbe fatto sulla possibilità che anche gli enti locali hanno di puntare sull’istituto della mediazione civile che sempre più sta prendendo piede a livello nazionale.Una forma di giustizia più “leggera”, con tempi e spese per cittadini e le imprese infinitamente minori. In tal senso, e questo potrebbe costituire un buon punto di partenza, il consiglio comunale di Schio ha già approvata un ordine del giorno del PDL in cui si considerava questo strumento ,  così come dice la legge che l’ha istituita, la vera novità e il futuro della giustizia civile in Italia. In tal senso i sindaci dell’Alto vicentino ritengo possano oggi,  pensare seriamente – conclude Alberto Bressan – di istituire un organismo di mediazione come una valida alternativa da offrire ai cittadini in tema di giustizia civile la cui lentezza, come è noto, oltre a creare frustrazione nei cittadini, costituisce un fattore di minore competitività per le nostre aziende. Scoraggiando,  e la cosa non è trascurabile oggi, possibili investimenti e afflussi di capitali convinti magari dall’efficienza produttiva del nostro sistema, ma terrorizzati da una giustizia civile completamente bloccata’.

di Redazione Thiene on line