Non ci sono più scuse. Non ci sono più alibi. Dopo le dichiarazioni emerse all’inaugurazione dell’Anno Giudiziario a Venezia, il progetto del Tribunale della Pedemontana non può più essere sostenuto da chiunque abbia un minimo di rispetto per il sistema Giustizia e per i cittadini.
Tutti, dai magistrati agli avvocati, fino ai massimi rappresentanti istituzionali, hanno detto chiaramente che questo tribunale è un progetto inutile, anacronistico e dannoso. Le risorse non ci sono. Mancano magistrati, manca personale amministrativo e le strutture già esistenti faticano persino a garantire l’ordinario.
Eppure, c’è ancora chi continua a sostenere questo progetto, nascondendosi dietro promesse vuote e slogan privi di sostanza. A questi politici diciamo una cosa sola: fermatevi. Abbiate il coraggio di ammettere che il progetto del Tribunale della Pedemontana è un errore clamoroso e che le priorità reali sono altre.
Ogni euro sprecato in questa direzione è un euro tolto alle vere priorità: assumere personale, rafforzare i tribunali esistenti, rendere il sistema giustizia più rapido ed efficiente. Continuare a sostenere questo progetto significa voltare le spalle ai problemi reali e inseguire un’illusione che non risolve nulla.
Chiunque continui a sostenere il Tribunale della Pedemontana si assume la piena responsabilità politica e morale di un progetto inutile, destinato solo ad aggravare le inefficienze del sistema giustizia. È tempo di mettere da parte le ambizioni politiche e agire per il bene dei cittadini e della
giustizia.
Avv. Gaetano Crisafi
Presidente del Comitato per una Giustizia di Qualità a Vicenza
“Tribunale della Pedemontana: un progetto inutile e uno spreco inaccettabile di risorse”
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