Torrebelvicino e Valli del Pasubio sciolgono l’Unione dei Comuni e puntano dritto all’Unione Montana. La fine dell’anno infatti sancirà la fine effettiva dell’accordo firmato nel 2011 dai Sindaci Giorgio Calli e Armando Cunegato, che ‘fondendo’ i loro municipi miravano a scavalcare le barriere lavorando su un concetto di territorio e non solo di comune e condividendo a tutti gli effetti personale, funzioni e servizi.

 

L’unione, che sembrava solida, ha però iniziato a vacillare dallo scorso maggio, quando con il cambio di gestione del Municipio di Torrebelvicino il neo sindaco Emanuele Boscoscuro ha dimostrato perplessità sullo ‘sposalizio’ del suo Comune con il vicino di casa.

La motivazione ufficiale è la probabile realizzazione dell’Unione Montana, una ‘fusione’ super partes che coinvolgerà 70-80 mila abitanti a nord di Vicenza e andrà ad inglobare non solo Valli e Torre ma anche gli altri comuni dell’attuale Comunità Montana (Torrebelvicino, Valli del Pasubio, Monte di Malo, Santorso, Schio, Piovene e Posina) con il probabile coinvolgimento di Marano Vicentino e San Vito di Leguzzano.

Da qui, per regolamento, la necessità di porre fine allo storico accordo tra Torre e Valli che da inizio novembre hanno riportato ‘ognuno a casa sua’ personale e servizi riponendo i costi ognuno nel proprio portafoglio.

“L’Unione sarà attiva fino a fine anno per questioni finanziare e poi si dovranno rispettare i tempi tecnici prima della chiusura definitiva – ha commentato Emanuele Boscoscuro, Sindaco di Torrebelvicino – Nella fine dell’accordo con Valli del Pasubio non entrano questioni politiche o ideologie di partito, da parte mia c’è la necessità di riportare a Torre la gestione delle funzioni e del personale senza dover interpellare altri e con gli assessori liberi di lavorare in casa propria”. Non ci saranno più servizi condivisi quindi e ogni dipendente torna al suo ruolo nel Comune dal quale è stato assunto. “Lo scioglimento dell’Unione non comporterà differenze di costi – ha spiegato Boscoscuro – e per i cittadini sarà più facile perché troveranno tutte le risposte direttamente nel loro comune. Ora – ha concluso – puntiamo a confluire nell’Unione Montana, dove si condivideranno principalmente argomenti di tipo turistico e commerciale”.

Decisamente meno entusiasta della fine dell’accordo Armando Cunegato, Sindaco di Valli del Pasubio, che vedeva nell’Unione con Torre la possibilità di lavorare su un concetto di territorio scavalcando le barriere comunali e proiettandosi verso una politica di più ampio respiro.

“Io ho sempre creduto nell’Unione dei Comuni di Valli e Torre – ha sottolineato Cunegato – e in essa vedevo la realizzazione di quello che vuole la legge italiana e cioè una politica di territorio che punta a sviluppo e crescita. Ora auspico che questa esperienza serva per l’Unione Montana, perché sicuramente all’inizio non sarà facile portare le diverse amministrazioni a vederla tutti nello stesso modo. E’ fondamentale però che gli amministratori acquisiscano la mentalità di unire le funzioni per ottenere risultati che guardino oltre il giardino del municipio”.

Per Cunegato la fine dell’unione con Torre non sarà positiva per i cittadini che, magari avranno risposte a 20 metri da casa, ma usufruiranno di minori servizi. “Lo scopo dell’unione tra Valli e Torre – ha spiegato – era di unire le professionalità dei 2 comuni organizzando al meglio i servizi. In pratica, meno costi e più competenze. Con la fine dell’accordo non ci saranno risparmi né costi aggiuntivi, anche se perderemo il contributo regionale di 80mila euro l’anno garantiti all’Unione”.

Ma a parte il dispiacere personale per la fine dell’unione con Torrebelvicino, Cunegato si pone completamente a favore dell’Unione Montana, anche se a suo dire sarà molto più leggera e non avrà il coinvolgimento profondo e radicale che avrebbe dovuto avere il connubio Valli-Torre.

“Sono consapevole che ci sarebbe voluto più tempo per migliorarne la gestione della macchina amministrativa coordinata – ha concluso Cunegato – ma io avrei fatto di tutto per portare avanti l’Unione tra i Comuni di Valli del Pasubio e Torrebelvicino e avrei chiesto di mantenerla in vita anche all’interno dell’Unione Montana, perché ci ho creduto e ci credo ancora”.

 

Anna Bianchini

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