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Un migliaio ha sfilato in corteo e presidiato l’ospedale nuovo. Il coro unanime: ‘No alla sosta a pagamento’

Una rappresentanza di oltre mille persone per dire no al parcheggio a pagamento all’ospedale di Santorso. In piena estate. Una manifestazione che è riuscita a radunare davanti all’ospedale nuovo centinaia e centinaia di manifestanti, di ogni credo politico, età ed estrazione sociale.

Massiccia la presenza raccolta dal sindacato Usb, che nonostante venga boicottato spesso dalla stampa più attenta a dare la parola ai soliti noti, ha organizzato un presidio-corteo che rimarrà scolpito nella mente di chi ha partecipato.

L’essenza della manifestazione era fatta di rabbia mista a voglia di reagire, da parte di chi non è disposto a passare sopra al pagamento di un ticket, imposto come una tangente a degenti, visitatori, ma anche lavoratori ‘esterni’ dell’ospedale nuovo di Santorso, dove il business ormai, regna padrone. Striscioni e bandiere hanno animato la mattinata, all’esterno del nuovo complesso ospedaliero, dove la gente che non è voluta mancare all’appuntamento non ha esitato a metterci la faccia, dichiarando nome e cognome ed esibendo ai giornalisti i segni evidenti di una malattia che l’affligge e che la costringe a recarsi in quello che dovrebbe essere un luogo di cura.

Valter Orsi, ex leghista, che si vanta di aver strappato la sua tessera di partito anche per questioni legate al nuovo ospedale, non ha peli sulla lingua nel dichiararsi ‘preso in giro’ da chi aveva assicurato che il cittadino non avrebbe pagato in nessun modo e maniera i costi di un’opera pubblica,  rivelatasi ben diversa da quella che, adesso, si sta scoprendo. ‘Nel 2009, avevo chiesto rassicurazioni – ha detto stamattina, davanti al parcheggio, con il solleone che lo picchiava in testa, accanto a decine e decine di scledensi con cui ha sfilato in corteo prima di arrivare a Santorso. Mi dissocio da tutto quello che sta accadendo – ha concluso – perchè non era quello di cui si era parlato all’inizio. Il parcheggio a pagamento è un vero e proprio ‘pizzo’, che ora la gente deve sborsare per un servizio pubblico che dovrebbe essere garantito anche nella sosta’.
Ci tiene a dire di essere presente alla manifestazione, che ad un certo punto ha voluto abbandonare non condividendo ‘lo stile’ assunto dalla protesta, che Usb ha portato sulla strada,il coordinatore vicario del Pdl di Schio Alex Cioni. ‘Orsi ha diramato l’invito a partecipare alla protesta e non ho esitato a raccoglierlo, unendomi agli scledensi indignati per la sosta a pagamento. Sono mesi che esprimo dissenso sulla storia dei parcheggi e su un project financing che sta gravando sui cittadini ed eccomi qua, senza bandiere e senza simboli. Oggi, deve prevalere lo spirito civico al di là speculazioni che non hanno senso dato il tema delicato’.

‘Sono degli ipocriti – attacca Giuliano Ezzelini Storti, segretario provinciale del Partito di Rifondazione comunista – la verità è che hanno bisogno di mescolarsi alla gente comune qui perchè non possono portare qui i simboli dei loro schieramenti politici. Sono quelli che hanno portato a questa situazione. Lega e Pdl hanno voluto fortemente quest’ospedale, è giusto che la gente lo sappia. Noi, invece, le bandiere le mostriamo fieri perchè avevamo detto chiaramente cosa ci aspettava con il project financing che una ben precisa classe politica ha imposto alla gente dell’Alto vicentino. Ci è stata rubata una sanità ora gestita da privati, che fanno i loro interessi con le tasche dei contribuenti’.
N.B.