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Thiene. Dopo il voto e la scalata del Pd, Samperi vuole fare crescere il centro destra

‘Fare per Thiene’ va avanti e Alberto Samperi ora vuole riunire il centro destra. Mentre 5 anni fa, infatti, il suo gruppo venne sciolto subito dopo il voto, questa volta l’assessore Samperi non vuole commettere lo stesso errore. Ecco perchè vuole tenere unita la sua lista e farla crescita.

Nei giorni scorsi, ha nominato come coordinatore Umberto D’Anna, che non è riuscito ad entrare in consiglio comunale per soli tre voti. Ce l’ha fatta invece, Nico Simonato, che ne farà parte e continuerà a dare aiuto collaborando alla razionalizzazione dei conti del Comune.

‘Non faremo avanzare ancora il Pd e la squadra non si perderà stavolta – ha spiegato D’Anna – Sono già al lavoro per organizzare i progetti di questi anni. Punteremo su Sociale, Scuola  e Imprenditoria. ‘Fare per Thiene’ andrà avanti e crescerà’.

Dopo 15 giorni dal voto, le acque si sono calmate, con la scelta da parte del sindaco Gianni Casarotto della giunta, che a parte la new entri della ‘piccola’ Binotto e dell’uscita di Maurizio Fanton, che sarà il nuovo  presidente del consiglio, non ha subito grossi scossoni. A parte quel fiume di deleghe ad Andrea Zorzan, che ha conquistato anche il Sociale.

A vedere gli assessori, sembra tutto normale e tranquillo, ma le voci da bar dicono che non sarà più come ai tempi del primo mandato, dove molti erano ancora ‘verginelli’ e senza pretese. E’ stato palese quando, subito dopo le elezioni, il Pd, prima lista più votata, è riuscita ad imporsi passando su tutto e tutti per avere da Casarotto quello che voleva. Altro che il ‘minestrone’, descritto come un’orchestra che suona in armonia. Il Pd ha dimostrato di volere fare valere i propri voti, con la forza di un partito che aveva corso con il suo simbolo, che ha fatto grandi numeri e che ha battuto cassa energicamente. Anche se c’era da scontentare il collega, con cui si era ostentata amicizia e collaborazione fino alla settimana prima.

Basta con le ipocrisie. Qualcuno pensa già alle prossime amministrative, con gli assessori, che, con un Casarotto che si dedicherà a fare il nonno, certamente correranno tutti autonomamente. Cosa che avrebbero fatto anche quest’anno, se il ‘grande capo’ non avesse confermato la seconda candidatura. Ora quindi, gli assessori, che si stanno godendo il meritato riposo dopo la campagna elettorale e la conferma dei rispettivi mandati, ci sarà la gara a chi si distinguerà di più e che potrà essere il futuro sindaco. Il Pd vanta una percentuale di voti che la dice tutta sui consensi acquistati a Thiene, dove la Lega va riorganizzata se vuole sopravvivere.
Tutto il centro destra va riorganizzato in effetti perchè sembra scomparso e qualcuno ha finalmente capito, che non ci si può organizzare a poche settimane dal voto se vuoi convincere un elettorato, che oggi è più attento ed ha bisogno di conoscere bene chi poi deve scegliere all’interno dell’urna.

E se ci aspettiamo che la giunta, nonostante le ambizioni interne, non getti la maschera del buonismo a tutti i costi,  in questi cinque anni, ne vedremo delle belle con un’opposizione composta da personaggi molto più vivaci, che questa volta, non si faranno zittire dal suscettibile Casarotto.
N.B.