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Thiene. Solfati nell’acqua dalla discarica. Casarotto convoca commissione Ambiente d’urgenza

L’acqua della falda acquifera posta sotto la discarica di via Bassano del Grappa è inquinata a causa della presenza di solfati, ma le analisi tecniche confermano che non c’è nessun pericolo per la salute. La seconda Commissione Consiliare si è riunita questa sera in Comune con una procedura d’urgenza per verificare insieme a 2 esperti tecnici il livello di inquinamento e l’effettiva pericolosità di intossicazione per l’acqua.  

 

Il limite di 250 milligrammi per litro è stato ampiamente superato – ha spiegato il geologo incaricato da Sinergeo per Alto Vicentino Ambiente Andrea Sottani – e nel pozzo sottostante la discarica è stata rilevata presenza di solfati pari a 500 milligrammi per litro’. Un livello che ha preoccupato l’Amministrazione Comunale che è intervenuta chiedendo spiegazioni ad Ava che dal 1996 ha in gestione la discarica.  

‘Il problema risiede quasi sicuramente nel cartongesso che veniva depositato nella discarica fino al 2005 – ha spiegato Rodighiero, ingegnere che collabora con Ava nella sede di Schio – La discarica misura 40mila metri quadrati dei quali solo 900 sono impermeabilizzati, cioè il 2%’. 

L’elevata presenza dei solfati è stata comunicata lo scorso venerdì dopo l’analisi svolta grazie a 3 pozzi voluti ed installati da Ava nel 2011 in punti strategici. ‘Vista la mancanza di impermeabilizzazione della discarica – ha sottolineato Sottani – la superficie è in diretto collegamento con la falda idrica. Le analisi vengono effettuate annualmente e al momento l’unica anomalia riguarda i solfati, che superano del doppio il livello consentito dalla legge per le acque. Non ci sono altre sostanze inquinanti e i solfati non rappresentano una minaccia per la salute, si pensi che gli altri agenti inquinanti si misurano in microgrammi, mentre per i solfati si usa una misura addirittura più grande, il milligrammo. 

La tranquillità relativa alla purezza dell’acqua che si beve e con la quale ci si lava e si compiono tutte le funzioni domestiche secondo Ava risiede anche in un altro fatto. ‘Il fenomeno – ha detto Sottani – è limitato nell’arco di poche centinaia di metri dalla discarica e la risorsa idrica non è assolutamente in pericolo. Anche perché i pozzi per l’acqua potabile si trovano a 12 chilometri di distanza ed il corso sotterraneo va in tutt’altra direzione. Inoltre – ha concluso – dal punto di partenza dell’inquinamento e man mano che l’acqua scorre, lungo il percorso il livello di inquinamento cala’. 

Il Sindaco di Thiene Gianni Casarotto ci ha tenuto a sottolineare che la Commissione Consiliare è stata convocata d’urgenza non perché ci fosse un reale rischio per la salute, quanto per rispetto di tutto il Consiglio. ‘Abbiamo ritenuto opportuno informare subito di quanto ci è stato comunicato – ha spiegato – ma i cittadini di Thiene e dei comuni limitrofi possono stare tranquilli, non c’è nessun pericolo per la salute’. La presenza di solfati nell’acqua può causare al massimo dissenteria ed eventualmente disidratazione, ma solo se un individuo bevesse direttamente acqua con le concentrazioni maggiori al consentito e in ogni caso non  mette a repentaglio la vita. Dubbi sono stati espressi dai Consiglieri del Movimento 5 Stelle Alessia Gamba e Orazio Comberlato‘Ora il livello è di 500 milligrammi – ha detto Comberlato – quando dobbiamo iniziare a preoccuparci?’. Gli ha fatto eco Alessia Gamba, che invocando il principio della precauzione ha commentato rivolgendosi agli ‘uomini di Ava’: ‘Se i livelli di inquinamento erano in crescita già da un po’ di tempo perché non si è intervenuti prima che il danno fosse fatto?’ E hanno poi chiesto quali fossero i progetti di intervento che Alto Vicentino ambiente intende mettere in atto nell’immediato futuro. ‘Ava chiederà di fare campionature su altre zone – ha detto Sottani – per capire se la falda acquifera è inquinata. Ci vorranno 5 o 6 mesi per censimento e analisi’. ‘Anche se non c’è pericolo – ha continuato Casarotto – è doveroso fare tutti gli accertamenti del caso e andremo a bussare anche nelle case di privati che hanno i pozzi per verificare che non ci sia inquinamento.’  

E’ il momento dell’azione quindi, di tirarsi su le maniche per evitare che il danno già in essere da anni possa ingigantirsi. ‘La notifica apre ad un iter di procedure – ha commentato Sottani – si potrebbe pensare eventualmente ad una tensostruttura che ricopra la discarica dalle piogge, che portano i solfati direttamente nella falda. Ci tengo a sottolineare – ha concluso – che non è inquinamento dovuto ad imperizia o dolo, ma è dovuto a leggi e tipologie di conferimento dei rifiuti che nel corso degli anni si sono modificate’.  

Meno accomodante verso Ava si è mostrato il Consigliere di minoranza Roberto Frau, che da tempo manifesta perplessità nella gestione e nei costi dello smaltimento dei rifiuti gestito da Alto Vicentino Ambiente e più volte ha chiesto all’Amministrazione Comunale di vigilare sull’operato di Ava. ‘Visto che erano da subito a conoscenza che la discarica è impermeabilizzata solo al 2%  ha sottolineato  perché avendola in gestione dal 1996 hanno fatto i pozzi di controllo solo nel 2011 e solamente perché uno dei pozzi era intasato? Perché non ci hanno pensato prima? La criticità della situazione io non la vedo nella presenza di solfati nell’acqua, che già nel 2011 era fuori parametro perché era di 350 milligrammi per litro – ha concluso – ma nell’intera gestione dei controlli’.    

   Anna Bianchini