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Thiene-Schio. Quando l’unione fa la forza: il Tar dà ragione ai sindaci. Orario limitato alle sale giochi

Era stata firmata alla fine del marzo scorso, dal Sindaco di Schio Valter Orsi in accordo congiunto con i Sindaci di Vicenza, Bassano del Grappa, Lonigo, Schio e Thiene, l’ordinanza che limita l’orario delle sale giochi e di funzionamento delle slot machine. Nel dispositivo dell’ordinanza si stabiliva infatti che l’attività di questi luoghi e attrezzature fosse limitata dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 17.00 alle 22.00 di tutti i giorni. Le sanzioni prevedevano esborsi dai 25 ai 500 euro per i trasgressori, fino alla sospensione dell’attività da 1 a 7 giorni.

In quell’occasione i sindaci avevano sottoscritto anche una lettera al presidente del consiglio Matteo Renzi chiedendo di tener conto per le prossime norme di regolamentazione di questa delicata materia, delle posizioni assunte nel frattempo dai comuni per contrastare la patologia legata a questo fenomeno. I dati sociosanitari diffusi dall’ULSS sono infatti sempre più allarmanti anche sul nostro territorio.

Avverso l’ordinanza sono stati promossi due ricorsi al TAR del Veneto: il primo da parte della società Meeting snc, ed il secondo da parte della società Adria Gaming Vicenza srl; entrambi i ricorsi hanno evidenziato il grave danno economico derivante dalla limitazione degli orari di apertura.

Occorre precisare peraltro che il provvedimento sindacale lascia inalterati gli orari degli esercizi pubblici connessi alle sale giochi.

Nei giorni scorsi il TAR Veneto si è pronunciato con propria sentenza relativamente alla società Meeting snc, respingendo il ricorso e confermando pertanto il contenuto dell’ordinanza, considerando recessivo l’interesse, meramente economico, della società ricorrente, rispetto ai benefici derivanti dalla riduzione della patologia del gioco d’azzardo patologico che comporta sia oneri pubblici che economici a carico di tutta la collettività.

“È un primo passo importante” ha commentato il sindaco Valter Orsi “che non soltanto crea un precedente e rafforza il fronte comune dei sindaci che hanno intrapreso questa iniziativa, ma che soprattutto con l’esercizio del buonsenso, antepone agli aspetti economici la salute e il benessere dei cittadini, che è anche il primo obiettivo che un sindaco deve sempre aver presente”.