Il bubbone era pronto per esplodere da prima dell’estate e l’amministrazione comunale aveva scelto la linea del silenzio, nonostante il pungolo della stampa, che alla fine ha atteso che il sindaco affrontasse l’argomento-profughi in maniera istituzionale, spiegando quanti sono gli immigrati attualmente ospitati dalla città , il perchè dell’accordo con il Prefetto e cosa questo ‘compromesso’ significherà per la città. Il tutto condensato in una seduta di consiglio comunale in cui l’amministrazione ha dovuto fare i conti con un’agguerrita Maria Rita Busetti, che non si vedeva così battagliera dai tempi della campagna elettorale e dalla presenza del gruppo ‘Prima Noi, con Alex Cioni in testa. Presente anche una rappresentanza di Casa Pound.
Grandi assenti tutti quei thienesi che da mesi sbraitano sui social network esprimendo il ‘no accoglienza’ in maniera a volte esagerata nei toni al punto da non passare inosservati anche nel marasma del web e che stasera, avrebbero potuto dimostrare di non essere solo dei ‘leoni da tastiera’.
‘Non ci sentiamo soddisfatti – ha replicato la leader in consiglio comunale della Lega Nord Busetti – il Comune avrebbe dovuto dire no, interpretando il volere di una cittadinanza che l’ha votata. Accettando il compromesso con la Prefettura, lei ha fatto il burocrate e non il rappresentante del popolo’.
Nell’aula consiliare, il borbottio del gruppo Prima Noi che sentiva il bisogno di parlare, ma che non poteva dato che le sedute di consiglio comunale non prevedono interventi dal pubblico. Qualcuno è entrato e uscito nervosamente dal ‘ring di Busetti e Casarotto’, dove i due contendenti hanno sfoderato la loro grinta. Casarotto a difendere la scelta di un Comune che si è allineato con la maggioranza dei sindaci della Conferenza dell’Ulss 4 ed una Busetti che spiegava i ‘pericoli’ di un’accoglienza malgestita. ‘I dati a nostra disposizione ci dicono che 6 immigrati su 10 non sono profughi di guerra, ma clandestini – ha concluso Busetti – è vero che abbiamo il dovere di accogliere chi fugge dalla guerra, ma qui stiamo prendendo tutti e poi, perchè non demandare l’accoglienza alle parrocchie in virtù del monito di Papa Francesco?’
A proposito, dove sono finiti tutti i sacerdoti di Thiene e cosa stanno facendo, loro che di immobili vuoti ne hanno anche parecchi? Ci sembra che in questo dibattito si siano defilati e si stiano escludendo da un dibattito dove avrebbero dovuto fare ‘la parte del leone’.