Raddoppiano a Thiene i fondi destinati ’ad interventi e servizi alle persone ed alle famiglie in situazione di fragilità e disagio.’
Dai 70.000 euro originariamente disposti ai 130.000 euro deliberati per finanziare interventi di assistenza domiciliare per persone parzialmente autosufficienti, fornitura di pasti a domicilio, servizi di telesoccorso e telecontrollo, ed interventi di sostegno economico ordinari o straordinari, destinati a persone o famiglie in situazione di grave disagio economico, nonché per integrare la retta di anziani indigenti inseriti in strutture assistenziali.
“Abbiamo svolto – dichiara con soddisfazione Maurizio Fanton, assessore al Sociale del Comune di Thiene – un importante lavoro di approfondimento e di revisione della normativa comunale per venire incontro ai cittadini che, sempre più numerosi, si rivolgono al’Ufficio Servizi alla Persona e alla Famiglia per un aiuto economico, visto il perdurare della grave crisi. Abbiamo ampliato la soglia di accesso ai contributi economici del Comune con un occhio di riguardo per le famiglie”.
Sei le novità introdotte
Innanzitutto è stato modificato il criterio per la determinazione del minimo vitale, vista la crisi occupazionale e l’aumento significativo delle richieste economiche di aiuto – circa 450 registrate nell’anno 2012 – al Comune da parte delle famiglie il cui reddito o è venuto a mancare o è stato gravemente compromesso.
Con i nuovi criteri si sostengono le persone sole, i nuclei monoparentali e le famiglie con figli.
Per individuare il minimo vitale, dal reddito vanno da oggi detratte – è una novità – le spese per le obbligazioni alimentari (in altre parole gli “alimenti” dovuti al coniuge separato o ai figli), che vanno così ad aggiungersi al canone di locazione, così come risultante dal contratto legalmente registrato fino ad un massimo di € 450,00 mensili e al mutuo per l’acquisto della prima casa per una quota pari al 30% dell’ultima rata versata (nell’ipotesi di titolarità di un mutuo per l’acquisto dell’abitazione principale, fino ad un massimo di € 300,00 mensili e, comunque, solamente nell’ipotesi in cui il mutuo sia stato stipulato da almeno cinque anni alla data di presentazione della domanda ed il richiedente abbia perso il posto di lavoro per cause diverse dalle dimissioni volontarie o siano intervenuti malattie od eventi luttuosi ad uno o più membri del nucleo familiare portatori di reddito) e alle spese, sostenute su base mensile in via continuativa e debitamente documentate, per farmaci non dispensati dal Servizio Sanitario Nazionale, prescritti dal Medico di Medicina Generale o Medico specialista appartenente ad una struttura pubblica o convenzionata.
Nello specifico è aumentata la percentuale per la persona sola, che passa dal 120 al 130%, sono equiparati ai minorenni anche i figli maggiorenni con conseguente applicazione della percentuale del 30%, anzichè del 10% , è stato introdotto il criterio in base al quale in un nucleo monoparentale il primo figlio è considerato nella percentuale equivalente al 2° componente adulto (70%).
Per fare un esempio per la persona sola con un minimo INPS di 495,43 euro il minimo vitale è portato a € 644,06, somma che sale a € 743,15 se la persona è sola con disabilità/invalidità, a € 842,23 se si tratta di una coppia di coniugi.
Sarà di € 842,23 la soglia di minimo vitale anche se il nucleo è monoparentale con un figlio; salirà a € 990,86 se il nucleo è di due adulti con figlio, a € 1.139,49 se il nucleo è composto da due adulti e due figli.
Il nuovo Regolamento –è la seconda novità -riunisce in un unico testo i due Regolamenti dei Servizi ed interventi sociali e quello di Assistenza domiciliare: un sistema integrato unico di riferimento è quindi da ora a disposizione degli uffici per coprire in maniera più completa le richieste di servizi ed interventi.
E’ stato tolto, alla luce degli ultimi orientamenti giurisprudenziali e delle sentenze della Corte Costituzionale (l’ultima delle quali risalente a gennaio 2013), il riferimento introdotto nel 2009 che riservava ai cittadini residenti da almeno 5 anni la priorità nell’erogazione dei contributi economici e solo in via subordinata e in ragione delle disponibilità di bilancio, il riconoscimento al diritto al contributo ai residenti da meno di cinque anni.
La quarta novità riguarda l’introduzione di ulteriori due motivi di esclusione dai contributi economici (sia ordinari che straordinari): il possesso di patrimonio mobiliare per un importo superiore a € 1.000,00 e la proprietà di beni immobili disponibili oltre all’abitazione principale specificando che l’eventuale non disponibilità del bene, dovrà essere documentata e valutata ai fini dell’ammissione o meno al contributo.
Con la quinta modifica viene precisato il criterio di determinazione del quantum dei contributi straordinari e, più precisamente che ” i contributo straordinari sono concessi nella misura in cui le spese da sostenere facciano scendere la capacità economica del nucleo familiare al di sotto del minimo vitale”.
Infine, l ‘Integrazione rette per anziani adulti inseriti in strutture residenziali’ , il nuovo testo approvato precisa che sono motivi di esclusione la titolarità di entrate mensili, a qualsiasi titolo percepite, complessive superiori all’importo della retta mensile dovuta, il possesso di un patrimonio mobiliare, vale a dire il conto in banca, per un importo superiore a € 2.000,00 e la proprietà di beni immobili disponibili (la non disponibilità del bene dovrà eventualmente essere documentata e valutata ai fini dell’ammissione o meno al contributo).
Il Sociale si conferma così, nei fatti, uno dei settori prioritari di intervento ed attenzione da parte dell’amministrazione comunale, come promesso in campagna elettorale.
di Redazione Thiene on line
