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Thiene. Manifesti elettorali abusivi. 5 Stelle: “Il malgoverno inizia da qui”

E’ guerra aperta nell’Alto Vicentino per gli spazi di affissione dei manifesti elettorali. A denunciare il mancato rispetto delle regole in materia è il Movimento 5 Stelle di Thiene, che denuncia l’affissione abusiva e selvaggia di cartelloni pubblicitari per le Regionali del 31 maggio, attaccati come se la città fosse una vera  e propria giungla, dove il più forte e prepotente deve vincere. Forse non molti sanno che la legge parla chiaro in materia e non è possibile attaccare manifesti con i volti dei candidati oltre lo spazio concesso dal Comune, nei 30 giorni antecedenti le votazioni. Ma chi rispetta questa regola? Nessun candidato e le pareti di Thiene (e non solo ) parlano chiaro.
La denuncia del Movimento 5 Stelle è forte. ‘Chi inizia con questo modo di fare non dà un buon esempio di politica e ci chiediamo cosa farà una volta messo piede alla Regione – spiegano i grillini – chi inizia a non rispettare le regole a partire dall’affissione dei manifesti in campagna elettorale’.
Il Movimento di Beppe Grillo spiega che a 30 giorni dal voto non sarebbe possibile esporre il volto del candidato, se non negli appositi spazi autorizzati dal Comune. Solo il simbolo del partito o una bandiera. ‘Loro fanno il bello e cattivo tempo – incalza un grillino mentre mostra la legge in questione al giornalista –  in piazzetta Rovereto addirittura, c’è chi ha affittato un mega salone dove sulla vetrata è esposta la sua faccia in gigantografia. Molti cittadini sono venuti a chiederci spiegazioni e noi abbiamo risposto così come dice la legge.’Non si potrebbe fare’.
In quella stessa sede elettorale, alle scorse amministrative, ad esporre il proprio volto barbuto era stato il sindaco Giovanni Casarotto. Trenta giorni prima dalle elezione, qualcuno gli fece notare che non poteva più mettere in mostra il volto e l’attuale sindaco dovette staccare i manifesti.
Lunedì per il mercato, ai gazebo del bosco, una nota politica della provincia di Vicenza esponeva il suo manifesto tranquillamente – racconta il grillino indignato – Le ho fatto notare personalmente che non poteva farlo, ma mi ha risposto che non aveva tempo da perdere in queste cose. Queste cose? – conclude l’esponente del Movimento 5 Stelle – anche questa è mancanza di rispetto per le regole. E’ giusto che i cittadini sappiano chi stanno votando e basta guardarsi intorno per capire chi sono certi personaggi che predicano rigore, ma sono i primi trasgressori della legge’.
N.B.