“Non sparate sul Comune di Thiene. Non è del Comune la responsabilità della programmazione e della gestione della Festa dei Popoli. Se gli Indipendentisti non sono entrati è soltanto per decisione del Comitato Organizzatore. Scelta dettata esclusivamente da questioni burocratiche. La politica in questa vicenda non c’entra affatto”. Loro lo scrivono con altre parole ma sono questi
i concetti di base che il Comitato Organizzatore della Festa dei Popoli ha ritenuto opportuno mettere nero su bianco, dopo quattro giorni di polemiche, accuse e prese di posizione in merito all’accesso alla Festa negato ai venetisti. Con l’intento proprio di spazzare via dal tavolo della discussione ogni possibile strumentalizzazione politica. E ricordare, come infatti spiegano alla fine del loro comunicato, testualmente, che “…dal 2010 la Commissione coinvolge al suo interno anche cittadini stranieri affinché la festa sia sempre più DEI popoli e non PER i popoli. Malgrado le sue radici, la Commissione Festa dei Popoli è un organismo aconfessionale e apartitico, un organismo che si confronta con le persone in quanto uomini e donne, abitanti del Pianeta, al di là dei punti di vista che ognuno ha il diritto di avere”. Quando si dice parlar chiaro. Mentre per sabato prossimo resta in programma la manifestazione proprio degli Indipendentisti, che partirà alle 10,30 dalla Stazione ferroviaria per finire con un comizio in piazza Chilesotti.
Ma torniamo all’inizio del documento, quel comunicato sostenuto dall’autorevolezza di 20 firme che merita d’esser letto fino alla fine proprio come un contributo alla chiarezza, per una corretta ricostruzione di quanto accaduto. “Alla luce di quanto stiamo leggendo sui media, in merito alla presenza di un gruppo di appartenenti al movimento indipendentista veneto alla Festa dei Popoli di domenica 15 giugno 2014, riteniamo doveroso che si dia voce anche a chi la festa la pensa, la organizza, la prepara, la gestisce, ne assume i costi, ossia la Commissione Festa dei Popoli”.
“Rifiutiamo l’affermazione – scrivono gli organizzatori, che sottolineano in neretto i passaggi che evidentemente ritengono indispensabili – con cui alcuni ci hanno definito ‘organizzazione che risponde alla giunta del sindaco Giovanni Battista Casarotto e dell’assessore Maurizio Fanton’. Siamo nati prima dell’attuale Giunta e auspichiamo di poter continuare ad esistere anche dopo. Tutte le edizioni della Festa dei Popoli (quest’anno siamo arrivati alla 5ª), sono state possibili grazie alla disponibilità dell’amministrazione comunale a mettere a disposizione gratuitamente spazi ed attrezzature. Nonostante il colore diverso delle due amministrazioni, la Festa dei Popoli ha sempre trovato accoglienza
nell’Amministrazione del Comune di Thiene e il Sindaco, in carica nelle varie edizioni, ha sempre accettato di presenziare e offrire un saluto nella cerimonia di apertura. Il fatto che dal 2012 il Sindaco guardi con maggiore simpatia alla Festa dei Popoli e che un sostenitore della Commissione Festa dei Popoli abbia assunto anche il ruolo di Assessore, ha sicuramente reso più agili alcuni iter burocratici, dato maggior
visibilità all’evento e maggior coraggio ai membri della Commissione, tutti esclusivamente volontari”.
“La preparazione, organizzazione, gestione, copertura dei costi della Festa – precisano i firmatari – continua, però, ad essere a totale ed esclusivo carico della Commissione Festa dei Popoli. Come ogni manifestazione che si rispetti, anche la Festa dei Popoli si è data, e continuerà a darsi, delle regole al fine di garantire la buona riuscita dell’evento; regole che di anno in anno la commissione modifica, rettifica, integra. Tra queste, c’è l’obbligo di iscriversi e non soltanto per chi chiede un gazebo, ma anche per quei Popoli che danno la disponibilità solo per la sfilata del mattino: ogni bandiera, quindi ogni Paese, deve partecipare a un pomeriggio di formazione e preparazione, presentare una scheda di iscrizione in cui indicare anche i dati della persona di riferimento per quell’etnia o gruppo. Niente nella festa è lasciato all’improvvisazione, in considerazione dei grandi numeri e dell’eterogeneità delle presenze. In questa edizione 2014, ad esempio, abbiamo avuto la presenza anche di due realtà che hanno chiesto e ottenuto il permesso di volantinare iniziative che la Commissione ha ritenuto idonee e in sintonia con la Festa. Se tutti indistintamente possono visitare la Festa, pur attenendosi ad alcune regole come quella che vieta l’uso di qualsiasi sostanza alcoolica anche a scopo personale, SOLO chi ha chiesto autorizzazione può farlo al fine di far conoscere la propria associazione o gruppo, il proprio punto di vista su alcuni temi, eccetera”.
Poi il comunicato entra nello specifico della questione che riguarda i venetisti: “Il gruppo, quasi tutti adulti, di indipendentisti veneti aveva avuto il permesso di entrare purché senza bandiere, nel rispetto dei criteri sopra citati. Derogare, avrebbe creato un precedente, e legittimato, per il futuro, la presenza disordinata di gruppi o associazioni o imprese”.
Chiarito questo punto, fondamentale per una corretta ricostruzione di quanto accaduto, la Commissione parla un po’ della sua storia. Partendo dal 2008, quando nasce a Thiene il Coordinamento Missionario Vicariale: “Ne fanno parte i gruppi missionari parrocchiali e gruppi/associazioni laicali particolarmente attenti ai temi della mondialità. Tra queste anche l’Associazione A.S.A. onlus che, tra gli obiettivi statutari, ha quello di essere ponte tra la Diocesi di Padova e le missioni diocesane in Ecuador. A rappresentare A.S.A. onlus ci sono i soci Maurizio Fanton e Maria Novella Sacchetto, delegati anche dal Centro Missionario di Padova. Nel 2009 il Coordinamento Missionario Vicariale fa propria l’affermazione assai diffusa “la missione ora è qui, con tutti gli stranieri che abitano i nostri territori” e avvia un percorso di formazione sul tema dell’immigrazione che culmina con la Festa dei Popoli, che torna dopo cinque anni, il 20 giugno 2010. Il Coordinamento Missionario Vicariale affida la preparazione e organizzazione dell’evento a un gruppo di persone, la “Commissione Festa dei Popoli”, in rappresentanza del Vicariato, delle associazioni cattoliche (Azione Cattolica e Scout) nonché alcuni giovani che avevano organizzato la Festa del 2005. A.S.A. onlus, associazione iscritta al registro delle OdV della Regione Veneto, risulta essere capofila della Commissione, di conseguenza ne fanno parte anche i soci Fanton e Sacchetto”. Fino al 2010, anno in cui la Commissione si allarga e coinvolge al suo interno anche cittadini stranieri.
Infine le venti firme. Le elenchiamo per completezza d’informazione: Michela Barbieri, Gianni Cavraro, Patricia Dalla Lasta, Elio Dall’Igna, Daniele Dal Maso, Samad Darmouch, Marcel Galatanu, Ouahiba Harrathi, Ghizlan Jaouad, Sadek Lahrache, Khemissa Mameni, Mariangela Mazzarano, Sara Pedemonte, Salwa Rahmouni, Joyce Ranieri, Maria Novella Sacchetto, Elisa Trevisan, Richard Vasquez, Habiba Zerifi, Michela Zuccollo.
di redazione Thiene on line