Il consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino, come il Nevi, hanno un presidente e un direttore, figure ricoperte da due persone diverse così come avviene in altre società partecipate. Perché dunque nella ‘Società dei tubi’ dell’Alto Vicentino queste due figure risultano coincidenti? Per i non addetti ai lavori potrebbe sembrare una forma di risparmio, ma chi si è preso la briga di scavare in Impianti Astico, società pubblica al 100 per cento, scopre che Giordano Rossi è presidente e direttore, con un’indennità di 12mila euro lordi l’anno.
Che vanno ad aggiungersi allo stipendio di primo cittadino di Velo d’Astico e alla sua pensione di insegnante. Una vicenda nota a tutti nell’Alto Vicentino, ma c’è chi preferisce non esporsi, nonostante un’opinione ce l’abbia. Qualcun altro, invece, è andato a bussare alla Corte dei Conti. Impianti Astico, è proprietaria di una parte delle reti dell’acquedotto e della fognatura, ma la sua attività principale è la produzione e vendita di energia idroelettrica, prodotta da varie centrali poste lungo i torrenti dell’alto vicentino e lungo le condotte dell’acquedotto. Per molti sindaci, il doppio incarico di Giordano Rossi è una illegalità, ma soprattutto un escamotage per fare uscire un emolumento non percepibile in altra maniera. La legge vieta a chi ricopre un ruolo amministrativo in un Comune, che sia un sindaco o un semplice consigliere, di percepire indennità dovute ad incarichi in aziende partecipate dallo stesso Comune. La vicenda è approdata quindi, alla Corte dei Conti attraverso un esposto che denuncia fatti che, se non avranno risvolti giudiziari, sono senza dubbio meritevoli di notizia per una questione morale, sulla quale, chi di competenza, farà piena luce. Spesso ci soffermiamo su pensioni d’oro e incarichi da mille e una notte, ma non volgiamo lo sguardo a pochi metri da noi. Anche se c’è da sottolineare che si tratta di un’indennità davvero irrisoria, se si pensa ad incarichi ben più remunerati. Ma secondo chi denuncia il doppio incarico di Rossi, è una questione di principio perchè la legge va rispettata. Cosa che secondo Giordano Rossi, è stata fatta.
‘Un consiglio d’amministrazione può nominare un direttore generale, incarico per il quale vengo pagato – si difende il sindaco Giordano Rossi – prima di essere incaricato, è stato chiesto un parere legale all’avvocato Zampieri, che ha dato il via libera. Come direttore generale di Impianti Astico, posso percepire l’indennità. Il mio è un ruolo di grande responsabilità anche penale’.
N.B.