A rischio l’asilo nido Arcobaleno ed è polemica tra maggioranza e opposizione su un tema sul quale ci sono visioni diverse. Nessun problema per i 27 bambini che sono già all’Arcobaleno dall’anno scorso e resteranno lì. Ma per dodici, ci sarà lo spostamento all’Aquilone.
Ad oggi le richieste complessive (tra chi già frequenta e le nuove) sono 80 e i posti a disposizione 75-77, quindi restano fuori 3-5 bambini.
I posti attivati l’anno scorso sono stati 87, quindi quest’anno, al massimo 10-12 in meno.
Chiuso il bilancio 2013, il Comune di Thiene è già proiettato a quello del 2014. L’assessore Alberto Samperi non ha mai nascosto le difficoltà di un’amministrazione che deve fare i conti con i tagli e le sforbiciate di uno Stato sempre più di braccino corto. Così, si ventila l’ipotesi di chiudere battenti, ma, sottolinea il vicesindaco, se ne parlerebbe nell’anno 2015-2016.
Non è solo una questione economica, fanno sapere dal Comune, c’è un problema reale di assunzioni di educatrici che non si possono fare e di rapporti numerici tra insegnanti e bambini da rispettare. Nell’anno in corso, i numeri erano così stretti che se un’educatrice si ammalava si andava sotto i rapporti numerici minimi previsti per legge.
Non ci sta la grillina Alessia Gamba, che punta l’indice contro il Comune: ‘La seduta della Commissione Bilancio è stata delirante – ha detto il consigliere del Movimento 5 Stelle – Ma no, stiamo sereni, ci saranno gli asili privati, a sopperire ad un servizio che a Thiene era invidiabile… Anche nella nostra città, stiamo assistendo a quello che sta avvenendo in Italia. Il Comune di Thiene nel suo piccolo, vuole dare una mano allo smantellamento dello stato sociale già apportato dai loro omologhi al Governo… Complimenti vivissimi!’
‘Gli unici discorsi deliranti che io sento in consiglio comunale sinceramente li pronuncia la signora Gamba, che non avendo competenza nella gestione di servizi complessi come quelli comunali si affida alla chiacchiere, alla demagogia e ai toni violenti tipici della politica del M5S. Non c’è da allarmarsi – ribatte Samperi – non negheremo questo servizio ai thienesi, stiamo solo razionalizzando, utilizzando l’asilo Aquilone, dove verranno dirottati i bambini che non verranno accolti all’Arcobaleno per carenze di risorse. C’è da spiegare, prima di giudicare avventatamente che le domande presentate sono 12, di cui otto provenienti da nuclei famigliari non residenti a Thiene e che quindi non versano le tasse nel nostro Comune. Fino all’anno scorso, funzionava che anche se i genitori risiedevano altrove, i loro bambini venivano accolti purchè uno dei coniugi lavorasse nella nostra città. Ora non sarà più così, quindi, di fatto, ribadisco, ai thienesi non verrà tolto alcun servizio. Occorre inoltre, analizzare un altro elemento degno di nota. In tempi di crisi, le famiglie preferiscono mantenere a casa il più possibile i loro piccoli. Spesso c’è una madre che ha perso il lavoro e può occuparsi del bambino e poi, pagare una retta non è cosa da poco: arriva a costare dai 250 ai 500 euro al mese. Si tratta di servizi impeccabili per i bambini, ma molte famiglie non ce la fanno proprio’.
Un bambino all’asilo nido costa al comune circa seimila euro l’anno. Una cifra che secondo Alessia Gamba, molto sensibile alle tematiche della Famiglia, vale la pena spendere se pensiamo che oggi le donne lavorano di più di un tempo e le istituzioni dovrebbero andare incontro al ‘mondo che cambia’. Per Samperi invece, le famiglie che richiedono il servizio di asilo nido sono in netto calo.
Di redazione Thiene on line
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