Il Leone di San Marco in pieno centro storico, in bella vista di tutti, per ricordare che chi è a Thiene è in terra veneta. L’idea è nientepopodimeno che del Sindaco Giovanni Casarotto, che in occasione della Festa dei Popoli era stato accusato di super tolleranza con chicchessia e di razzismo proprio nei confronti dei veneti.
Dopo i battibecchi tra venetisti e amministrazione comunale, sfociati addirittura in un corteo di protesta a difesa del Popolo Veneto e contro il Sindaco e la sua giunta, un privato cittadino ha pensato bene di regalare al primo cittadino una effigie di marmo con raffigurato il Leone di San Marco. Un gesto che ha incontrato totale gradimento da parte del Sindaco di Thiene. E infatti il Leone della Serenissima è stato posizionato nella rotonda centrale di Thiene, all’incrocio tra via Santa Maria Maddalena, Corso Garibaldi e Viale Bassani. Impossibile non vederlo, sia per i thienesi, sia per chi si trova in città solamente di passaggio.
“Sono anche io per l’indipendenza – ha commentato con orgoglio Casarotto – anche se io sono per l’indipendenza fiscale, ma non voglio assolutamente il distacco della nostra regione dal resto dell’Italia”.
Entusiasta del dono ricevuto, il primo cittadino l’avrebbe voluto appendere al campanile, per testimoniare con orgoglio che Thiene è a tutti gli effetti parte della Serenissima Repubblica di Venezia. Poi però, data la conformazione dell’effigie, si è ripiegato sulla rotonda del centro storico, consapevoli che si tratta in ogni caso di una location di grande prestigio. “Ho il massimo rispetto per il Leone di San Marco e per il popolo veneto, di cui faccio orgogliosamente parte – ha concluso Casarotto – però sottolineo che ho altrettanto rispetto e amore per l’Italia. L’indipendenza fiscale è una cosa, la definizione di un nuovo confine politico è un’altra cosa e non la condivido”.
Anna Bianchini