Il Comitato ‘Proteggiamo Larosa’ è sceso in campo per far respingere dalla Regione il progetto con cui la Tintess vuole convertire l’impianto di recupero in impianto di trattamento rifiuti speciali liquidi e pericolosi. E’ proprio di oggi infatti l’invio alla Regione e in particolare alla Commissione per la Valutazione Impatto Ambientale delle osservazioni per far capire a chi di dovere che la proposta dell’azienda di proprietà della famiglia Campagnolo non si deve accettare.

 

“Abbiamo deciso di rivolgerci direttamente alla Regione – hanno spiegato i membri del Comitato – dopo aver constatato che nessun altro ente o soggetto l’aveva fatto prima di noi. Abbiamo informato dell’invio delle osservazioni tutti coloro che sono al corrente della domanda presentata da Tintess lo scorso luglio e cioè il Commissario Straordinario alla Provincia Attilio Schneck, il Sindaco Giovanni Casarotto, il presidente di Avs Renato Cimenti e il direttore dell’Arpav Carlo E. Pepe”.

Le osservazioni poi sono state inoltrate anche all’assessore regionale all’Ambiente Maurizio Conte, al presidente della Commissione Ambiente del Consiglio Regionale Nicola Finco, al direttore del dipartimento di prevenzione dell’Ulss 4 Ivo Dagazzini e al Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo Statale di Thiene di cui fa parte la Scuola Elementare Giacomo Zanella.

“A tutti i soggetti informati chiediamo una presa di posizione ufficiale in merito – ha sottolineato il Comitato – nell’interesse dei residenti di Lampertico, Rozzampia e Santo che oltre a dover sopportare il puzzo che arriva dalla Tintess ora rischiano di dover subire anche un impianto di trattamento rifiuti speciali”.

Nelle osservazioni il Comitato ‘Proteggiamo Larosa’ ha elencato una serie di motivazioni  che dovrebbero spingere chi di dovere a bloccare il progetto.

“Quanto progettato da Tintess non rispetta i principi della normativa ambientale – spiegano nelle osservazioni – La descrizione dei luoghi nelle planimetrie omette di indicare che alcune abitazioni sono nel raggio di 150 metri. Non viene rispettato il principio di precauzione che riguarda le distanze e lo studio sull’impatto ambientale presentato afferma che il rischio tossicologico è trascurabile quando invece non lo sappiamo per certo perché non sono state fatte analisi specifiche. Anche il principio di prossimità dell’impianto ai luoghi di produzione dei rifiuti non è rispettato. Il progetto di conversione prevede l’aumento di 15mila tonnellate annue di rifiuti trattati, con l’introduzione nel sito di nuovi e pericolosi rifiuti speciali”.

Il Comitato Proteggiamo Larosa ha anche fatto presente che Vincenzo Cordiano, presidente provinciale dell’associazione Medici per l’Ambiente e il medico di famiglia del quartiere Massimiliano Tagliapietra hanno dato parere contrario al progetto.

“Nel progetto di Tintess nessuna considerazione viene data agli insediamenti civili, pubblici e privati – hanno sottolineato dal Comitato – che vengono relegati ad un ruolo marginale. Il progetto – hanno concluso – è pertanto assolutamente incompatibile con le caratteristiche della zona, residenziale e commerciale, circostante il sit produttivo”.

A.Bia.

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