E’ un po’ l’outsider della campagna elettorale e forse anche la sorpresa che non ti aspetti, quantomeno per i modi molto distanti da quelli di alcuni avversari che dalla loro discesa in campo in qualità di candidati sindaco non hanno lesinato colpi bassi e sgomitate anche pesanti.
Alberto Ferracin invece, si è fin da subito caratterizzato per i modi assecondanti e fair play d’altri tempi, a capo di una lista che non a caso è sostenuta dal Partito Moderato d’Italia. La moderazione dunque, nei toni e nelle proposte per la città che il manager thienese ha voluto ripercorrere anche nell’incontro di sabato scorso dove per l’occasione era presente anche Paolo Silvagni, fondatore con l’analista geopolitico Andrea Gaspardo del PMI che con Thiene farà il suo battesimo del fuoco, essendo il primo Comune dove la neonata formazione politica correrà col proprio simbolo ed un proprio candidato sindaco.
Qualità come ingrediente anche nel suo piatto forte: il centro storico. “I meno giovani si ricorderanno che mia nonna” – spiega il 59enne candidato – “era soprannominata la ‘Capata’ ed era molto conosciuta in città per la sua bottega di giocattoli sotto il campanile del Duomo. Ho lanciato una sfida: il centro deve tornare a d essere un punto attrattivo e conosciuto, ben oltre i confini comunali. Per farlo bisogna vincere una sfida e anche alcune reticenze che ancora vedo in alcuni commercianti: fare squadra e creare una sorta di outlet, un distretto del commercio dove il cliente trova le migliori marche a prezzi concorrenziali. I protagonisti devono essere i negozianti thienesi e la location appunto il nostro centro, opportunamente adattato: la nostra città non avrà nulla da invidiare ai centri che sono meta di migliaia di visite ogni giorno, anche di nostri cittadini che qui non comprano più”.
Marco Zorzi