Non si placano le polemiche sull’Aeroporto di Thiene e la Legge Madia, tra maggioranza e opposizione, tra chi difende l’operato di Michelusi e chi stenta a credere che si arriverà alla privatizzazione. Dopo l’annuncio di Michelusi dell’altro giorno, quando ha comunicato alla città il no di Roma alla richiesta di proroga di un anno che aveva avanzato la vicentina Daniela Sbrollini, l’opposizione non ha fatto mancare le proprie reazioni.
E quando sembrava che il polverone mediatico si fosse placato, arriva la nuova miccia del consigliere di maggioranza Carlo Gecchelin. Il professore, utilizzando lo stile che lo contraddistingue, con un comunicato stampa, fa un resoconto dei profitti dell’aeroporto di Thiene, con tanto di tabella per far vedere come, sotto l’amministrazione Michelusi in 10 anni, come i bilanci dell’aeroporto siano migliorati. Una difesa della sua amministrazione che però attacca la Lega di Thiene che non ci sta a stare in silenzio dinanzi a quello che giudica il frutto di bugie e non conoscenza della storia dell’aeroporto di Thiene.
Se Gecchelin stuzzica i consiglieri leghisti sottolineando i loro voti positivi in aula consiliare quando c’era da votare qualsiasi provvedimento per l’aeroporto, si attira una valanga di contestazioni: “Se abbiamo votato sempre sì alle proposte della maggioranza è stato per senso di responsabilità, perché non ci andava di fare ostruzionismo su qualcosa di sacro come l’aeroporto, ma soprattutto perché avevamo fiducia in Michelusi. Non potevamo certo immaginare che l’assessore con delega all’aeroporto non avesse un piano B, visto tutto il tempo che ha avuto per adeguarsi alla Legge Madia che è del 2016!.
Sono parole piccate quelle del consigliere di minoranza leghista Andrea Busin, che è andato su tutte le furie ascoltando le accuse gratuite nei confronti di una minoranza che ha sempre appoggiato le scelte sull’aeroporto. Busin è un fiume in piena: “Certo che venire a prendersela con l’opposizione solo perché votava costruttivamente è proprio paradossale. In consiglio Michelusi ci chiese di aiutarlo perché incombeva la Legge Madia. Gli abbiamo detto che eravamo con lui. Personalmente mi sono preso la briga di chiamare allora molti parlamentari leghisti, ma l’amministrazione comunale ha avuto tutto il tempo di preparare un piano B (ovvero un’ idea di gestione dell’Aeroporto diversa dall’attuale, ma che permettesse al Comune di definire in maniera precisa gli indirizzi, gli obiettivi e i vincoli e di fatto di mantenere, in maniera lecita, il controllo di questo importante patrimonio pubblico. Va detto che queste forme di gestione di beni e servizi pubblici sono normali in molti ambiti, solo per citarne uno “la gestione in Concessione”) che solo a fatto compiuto la città scopre non essere mai esistito”.
Andrea Busin non ci sta alle accuse di Carlo Gecchelin e alla tabella allegata al comunicato stampa in cui illustra i bilanci dell”amministrazione Michelusi’ gli lancia un invito: “Gecchelin, vada a vedere con umiltà i numeri dell’amministrazione di Maria Rita Busetti. Se vogliamo essere onesti e smetterla di autoincensarsi senza accettare critiche, chieda all’attuale presidente, Ing. Giovanni Gasparotto, chi è che lo ha piazzato lì per dare una svolta alla gestione dell’aeroporto. Lo sa tutta la città che il vero decollo imprenditoriale dell’aeroporto si deve all’ex sindaco Busetti che investì molte risorse per il potenziamento e la messa a norma delle aree di rifornimento carburante del nostro aeroporto per farlo diventare un punto di riferimento strategico per il volo da diporto e in alcuni casi anche professionale. Da allora i bilanci sono migliorati nettamente e Michelusi ha ereditato le redini di un aeroporto che iniziava a godere di buona salute. C’è poco da vantarsi che i fatturati sono cresciuti nel 2021 e 2022, perché ormai “i buoi erano già scappati dalla stalla”da un pezzo, senza contare che probabilmente questo incremento lo si deve principalmente all’aumento dei prezzi dei carburanti.”
“Consigliere, Gecchelin, sindaco Michelusi, quello che sta accadendo al nostro aeroporto è molto grave e voi non ci avete lasciato nemmeno il tempo di metterci tutti insieme intorno ad un tavolo, unendo le forze di maggioranza e minoranza. Ci avete messo davanti al fatto compiuto. Se non volevate le critiche dovevate coinvolgerci, invece avete fatto intendere che stavate lavorando per adeguare l’aeroporto alla Legge Madia, noi abbiamo avuto fiducia e voi, per poi farci sapere a mezzo stampa, quando ormai era troppo tardi, che non c’era più nulla da fare”.
A seguito delle critiche della minoranza in merito alla questione aeroporto di Thiene, come collega e capogruppo della lista Thien’è, mi sento in obbligo di chiedere al consigliere Busin e all’ex consigliere Furia perché hanno sempre approvato (votando a favore o astenendosi) tutto quanto fatto dalla precedente amministrazione, fino a condividere l’azione dell’allora sindaco Casarotto che aveva chiesto aiuto ai parlamentari per ottenere una deroga alla privatizzazione imposta con la legge Madia. Ho letto con interesse gli interventi del collega in questi giorni e, se pur legittimi, li trovo contraddittori con l’atteggiamento tenuto nelle sedute di consiglio comunale quando, ben sapendo che cosa comporta la legge Madia (stabilisce che non possono esserci società pubbliche che non raggiungano un fatturato medio negli ultimi tre anni pari ad un milione di Euro e che quindi debbano essere liquidate o cedute), sapeva anche che la società era sana e che per ottenere i fatturati necessari, in così breve tempo, per mantenerla pubblica sarebbe stato probabilmente necessario cementificare la pista. Il che, oltre a valutazioni di tipo ambientale, avrebbe richiesto un esborso decisamente impegnativo. Quando nel 2016 entrò in vigore la legge Madia, il fatturato dell’aeroporto di Thiene era di 619.884euro, con un utile netto di 41.125,00: una società sana e che rendeva, ma non in modo sufficiente a superare i parametri che ne avrebbero impedito la privatizzazione. Le azioni messe in campo sono state tante: interventi strutturali, riqualificazioni e messe in sicurezza degli impianti. Sono stati valorizzati e implementati i rapporti con istituzioni, associazioni e privati e tutto questo ha portato nel 2021 ad un aumento del fatturato rispetto al 2016 del 37% (come si evince dalla tabella sottostante). Le anticipazioni sul bilancio 2022, che sarà ufficializzato prossimamente, parlano di un fatturato superiore al milione di Euro. Il limite vero, e i consiglieri di minoranza lo sanno bene visto che sono persone abituate a viaggiare sia per piacere che per lavoro, è la pista in erba. E qui è il punto: quali costi comporterebbe una eventuale asfaltatura in termini ambientali e sociali? Detto questo, venendo alle polemiche recenti, mi permetto di ricordare ai rappresentati della Lega ,che non possono fingere di non essere al corrente della situazione, visto che nei cinque consigli comunali dove si è discusso nel caso non solo erano presenti (Busin era assente in una seduta), ma hanno dimostrato di non contestare le scelte dell’amministrazione Casarotto, che aveva nell’attuale sindaco Gianantonio Michelusi l’assessore delegato all’aeroporto. Il 16 dicembre 2021, il consigliere Furia, auspicando il cambiamento della legge Madia, dichiaro anche ““Ben venga l’utilizzo dei nostri parlamentari a Roma” e che si continui a chiedere deroghe” e alla votazione il consiglio espresse all’unanimità il voto favorevole.