Tutti mobilitati per dire no alle aperture domenicali, come regola fissa del commercio. Associazioni di categoria, amministrazioni comunali con in testa Thiene e persino la Chiesa scendono in campo sposando la raccolta firme ‘Domenica sempre aperto?Anche no!’ . Il 13 novembre infatti, Confesercenti insieme a Federstrade e il sostegno della Cei, Conferenza Episcopale Italiana, ha lanciato ‘Liberala domenica’, una petizione a sostegno di una legge di iniziativa popolare, depositata presso la Corte di Cassazione, che riporti nell’ambito dei poteri delle Regioni le decisioni sulle aperture domenicali.
L’iniziativa è stata presentata stamani al Comune di Thiene, con il sindaco Casarotto, il vicesindaco e assessore al Commercio Alberto Samperi, il sindaco di Zugliano Romano Leonardi, il vicesindaco di Zanè Roberto Berti e l’assessore di Marano Centomo che hanno voluto lanciare un appello su un tema che tiene banco da mesi, con l’opinione pubblica spaccata in due sulla questione delle aperture domenicali. Confesercenti non ha dubbi circa le ripercussioni che la liberizzazione sta provocando, con l’agonia dei piccoli negozi del centro storico che fanno le spese di una concorrenza sleale di chi si può permettere di pagare straordinari.
“Tutti gli effetti negativi preannunciati da Confesercenti prima dell’approvazione del ‘Salvaitalia’, nella parte relativa alla liberalizzazione degli orari, si sono puntualmente verificati. – ha detto Vincenzo Tamborra, direttore di Confesercenti Vicenza – Innanzitutto l’ulteriore svuotamento commerciale dei centri storici con il relativo aumento delle cessazioni degli esercizi di vicinato e l’inevitabile calo dell’occupazione. Altra conseguenza diretta è la precarietà nelle assunzioni da parte della grande distribuzione, in prevalenza a chiamata, per poter sostenere le aperture domenicali, ma non si arresta comunque il sempre crescente calo dei consumi. Il tutto porta anche al triste risultato di mettere in discussione il principio del riposo domenicale per i lavoratori e il loro diritto a dedicarsi alla famiglia, minando così i valori etici e religiosi che sono a fondamento della nostra società”.
Per tutte queste ragioni, Confesercenti ha inviato nei giorni scorsi una lettera alle varie amministrazioni comunali perchè aderiscano alla lotta contro le ‘domeniche senza riposo’. Ha risposto subito Casarotto che ne fa una questione morale, coinvolgendo Don Livio Destro, che definisce il liberismo colpevole del degrado sociale di questi tempi. Delle relazioni umane, decadute mentre ci si sbraccia in nome delle cose materiali, che non possono e non devono venire prima dei valori, come quello di una famiglia che la domenica dovrebbe pensare ad andare a messa e a stare in casa a dialogare. “Le persone vengono prima delle cose – ha più volte sottolineato don Livio – inoltre, la vera economia è quella che ti porta alla felicità”.
Samperi si è soffermato sull’assenza di regole,che ha creato gravi distorsioni del mercato: “Ha costituito un vantaggio economico principalmente per la grande distribuzione, penalizzando e mettendo in difficoltà le piccole e medie imprese, intaccando soprattutto il diritto al riposo settimanale domenicale e al tempo festivo da dedicare alla famiglia e alle relazioni personali ed interpersonali. L’attuale normativa, in pratica, ha disatteso le finalità di supporto e di incentivo economico per gli operatori del settore che intendeva perseguire, cioè di aumento dell’occupazione, mentre al contrario ha finito con il creare al riguardo parecchi disagi. Per questo l’amministrazione comunale, aperta al sostegno delle iniziative che possano venire incontro alle legittime richieste della categoria, ha dato la propria collaborazione alla Confesercenti che ha lanciato la sottoscrizione della raccolta firme per una proposta di legge popolare con la campagna ‘Libera la domenica’, iniziativa sostenuta anche dalla Conferenza Episcopale Italiana, oltre che dalla Comunità di Sant’Egidio e da altre confessioni religiose: anche nel Comune di Thiene saranno disponibili i moduli per la raccolta di firme aperte alla cittadinanza, che si propone di abrogare la norma statale, riconsegnando a Comuni e Regioni la competenza in materia di orari e programmazione, favorendo il ripristino di una disciplina più equilibrata e rispettosa delle realtà locali e del lavoro sia autonomo che dipendente”.
“L’Amministrazione Comunale di Thiene – ha detto il sindaco, Giovanni Casarotto – intende difendere i valori della persona e la qualità della vita e pertanto aderisce all’iniziativa, che sta facendo da rete alle molteplici istanze che dal mondo laico e religioso si levano contro il lavoro domenicale indiscriminato. In Europa solo nel mondo anglosassone è prevista sin dal 1995 l’apertura indiscriminata, mentre in Francia, Germania e Spagna il riposo festivo è tutelato”.
A dargli supporto, il collega Leonardi di Zugliano: “Raccolgo spesso lo sfogo di chi lavora nei centri commerciali e lavora incessantemente sacrificando famiglia e affetti. Non possiamo che essere d’accordo con Confesercenti e sostenere questa iniziativa”.
A fare eco ancora, Berti e Centomo, che in rappresentanza dei comuni di Zanè e Marano hanno deciso di mettersi a disposizione per la raccolta firme.
I moduli per la raccolta sono a disposizione all’ufficio Urp del Comune.
N.B.
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