AltoVicentinOnline

Thiene cambia il sindaco. I rappresentanti delle associazioni di categoria: ‘Si è deciso di cambiare, ma al primo posto resta il lavoro’

Thiene ha deciso di cambiare rotta per quanto riguarda l’amministrazione comunale, decidendo di fare una virata compatta per seguire una coalizione fatta di persone e non di partiti. Gianni Casarotto è il nuovo primo cittadino. Con la sua faccia pulita e l’aria da bravo capofamiglia, a breve prenderà il timone della nuova nave, consapevole che i primi ad andare a ‘battere cassa’ per riscuotere rispostaalle promesse saranno i presidenti delle associazioni delle categorie di lavoro di Thiene.

 

Emanuele Cattelan, presidente Ascom del mandamento di Thiene, crede che l’elezione di Gianni Casarotto rappresenti il cambiamento di cui i thienesi sentivano la necessità. “Non so se si tratti di un cambiamento di amministrazione, o se piuttosto sia un cambiamento politico – ha spiegato Cattelan – ma comunque il cambio di sindaco ha rappresentato l’esigenza di qualcosa di diverso”. Ciò che Ascom aveva evidenziato durante l’incontro in Sala Borsa con gli allora cinque candidati, era la necessità da parte dell’amministrazione comunale di trovare una figura che si ponesse a metà strada tra il comune ed Ascom. Praticamente un consulente tecnico, con competenze amministrative, in grado di stabilire il dialogo tra le necessità dei commercianti e quelle del comune. “Fondamentale per noi – ha spiegato Cattelan – è rispettare il piano marketing, nel quale sono riportate le necessità e le linee guida da rispettare”. Già con l’amministrazione Busetti, Ascom era riuscita ad ottenere che la terza domenica di ogni mese Thiene proponesse nel suo centro storico un mercato a tema, così che la città diventi un centro di attrazione sia per i negozi aperti che per gli eventi che vi si svolgono. Ora Cattelan chiede apertamente che si rispetti il progetto.

Antonio Benetti, presidente di Confartigianato di Thiene, a nome della categoria che rappresenta, auspica che il lavoro sia una priorità che il comune continuerà a mettere al primo posto nella scala dei valori. “Il nostro motto è lavorare con tutti – ha sottolineato Benetti – A noi non interessa chi ricopre le cariche pubbliche, ciò che ci sta a cuore è che le nostre imprese siano tutelate”. Visto che lavoro ce n’è poco, che le banche non concedono più finanziamenti, e le imposte tolgono il fiato (e a volte purtroppo la vita) agli imprenditori, Confartigianato si augura che la nuova amministrazione comunale abbia un occhio di riguardo nei confronti di chi ce la mette tutta per tenere in piedi la baracca. “Il lavoro deve restare nel territorio – ha spiegato Benetti – Non siamo assolutamente razzisti, ma abbiamo la necessità di tutelarci. Siamo il sindacato dei nostri iscritti, che sono padri di famiglia, e persone che ogni giorno combattono con la crisi. Chiediamo al Comune che i costi delle imprese siano monitorati, in modo da evitare che superino addirittura i guadagni”.

Giacomo Pilastro, presidente CNA di Thiene, è apertamente felice dell’elezione di Gianni Casarotto, anche se durante la campagna elettorale ha preferito rimanere neutrale. “E’ evidente che come presidente di una categoria economica mi auguro che la nuova amministrazione comunale metta in cantiere lavori che diano impiego alle realtà lavorative locali che stanno arrancando”. Pilastro non pensa assolutamente a progetti faraonici, ma chiede senza peli sulla lingua che vengano seguite le indicazioni del Movimento 5 Stelle: progresso, comfort e buon senso. “Ora che il mondo della finanza è crollato – ha evidenziato Pilastro – ciò che serve alla città e ai suoi lavoratori, sono progetti che diano valore alla qualità della vita”.

Per quanto riguarda la sconfitta di Mariarita Busetti tutti e tre i presidenti sono concordi sul fatto che lei abbia pagato per colpe non sue. “E’ stata travolta dagli scandali della Lega” hanno detto quasi all’unisono, sottolineando che anche l’approvazione di progetti edilizi forse troppo grandi per Thiene in questo momento di crisi economica, non abbia dato all’amministrazione leghista quei consensi che sarebbero serviti per spingere la nave Lega Nord fuori dal mare in tempesta.

Anna Bianchini