Lui smentisce a bocce ferme ma a Thiene da alcuni giorni circola insistente più che mai che è il candidato sindaco della Lega Nord.
Attilio Schneck, ex sindaco per 2 mandati di Thiene ed ex presidente della Provincia, oggi pomeriggio ha dichiarato di avere voglia di mettersi in gioco ma di essere “nauseato” dalla politica attuale fatta di inciuci e di un sistema che toglie sempre di più alle amministrazioni.
A 4 mesi dall’urna che sentenzierà il nuovo sindaco di Thiene o riconfermerà l’uscente Casarotto, scattano i ‘giochi’.
Da indiscrezioni, il sondaggio lanciato nei mesi scorsi dal Carroccio per comprendere gli umori della gente che andrà a votare, il centro destra sarebbe di gran lunga in vantaggio rispetto ad una coalizione uscente (il famoso ‘minestrone’), che il popolo considera di centro sinistra.
Questo nonostante gli sforzi che l’amministrazione Casarotto ha fatto in questi anni per convincere i thienesi che il loro è un mandato senza schieramenti: né di destra, né di sinistra, ma per la città.
Tuttavia, basta girare per qualche bar e domandare a qualsiasi comare dov’è orientato il ministrone Casarotto, per sentirsi rispondere
“a sinistra”.
Dal sondaggio invece emerge tanta voglia di destra e di ‘trumpismo’. Sarà che noi italiani non riusciamo a non farci condizionare dallo spirito americano, ma in questo senso Thiene non ha scalfito la propria immagine di feudo non certo d’ideologia di sinistra.
Metti il trumpismo, mettici l’orientamento dei thienesi, Schneck potrebbe avere la meglio sul mite Casarotto.
Quest’ultimo, c’è da dire, che non ha fatto male e molti thienesi, nel sondaggio, lo hanno riconosciuto. Ma agli intervistatori è stato anche detto di essere stufi di personaggi stantii e di aver voglia di volti nuovi. A tale proposito, alla domanda sui grillini, sarebbe emerso che i 5 Stelle continuano a godere del consenso registrato 5 anni fa.
Ma come si stanno organizzando all’interno del movimento di Grillo? L’ago della bilancia potrebbe farlo proprio il candidato pentastellato, nel caso in cui risultasse di spessore.
Ma se Schneck non dovesse davvero candidarsi, dove pescherà la Lega Nord che nel sondaggio gode di ottima posizione? Il nome di Marino Finozzi, nonostante le insistenze del partito, sembra essere destinato a rimanere nel contesto regionale. E quindi, se il Donald Trump de noantri dovesse veramente dire ‘no’ nonostante le pressioni che sta ricevendo in questi giorni, Casarotto potrebbe avere vittoria facile. I prossimi giorni saranno eloquenti.
Lo sfogo
“Oggi in particolar modo sono demoralizzato in tutto quello che riguarda la politica – ha commentato Attilio Schneck – Siamo ritornati alla prima repubblica, quella che ha creato i disastri. Un proporzionale del genere è inaudito. In questo modo, un paese che era già allo sbando si può considerare del tutto finito. Hanno rimandato ad una votazione nella quale non sapremo chi sarà il leader, ma che sarà solo il frutto di coalizioni. Negli ultimi anni poi, con Renzi che è stato un incapace, hanno tolto soldi senza garantire i servizi. Hanno eliminato le province senza pensare a chi dovesse gestire ciò che era in capo alla provincia e oggi le strade, vedi ad esempio in Abruzzo, non si sa chi le deve prendere in carico. Mi metterei gioco, sarei disponibile, ma se ci fossero altri mezzi. Per come stanno le cose ora, preferisco tirare fuori la mia 2 Cavalli dal garage e andarmene in Grecia 2 mesi”.
Anna Bianchini
Natalia Bandiera