Era un sindaco tranquillo e pronto a sfidare il proprio avversario con il suo stile, quello che stamattina, ha risposto al telefono puntuale come Gianni Casarotto sa essere con i giornalisti. ‘A seguito della discesa in campo di Attilio Schneck alle prossime amministrative, già mi sono arrivate telefonate e messaggi per sapere cosa ne penso. Se posso fare una battuta, che sono sicuro piacerà al mio sfidante, sono attento e concentrato, ma anche “serenissimo”! ‘.
Con il tono squillante di chi è carico per affrontare il ‘duello’, che era già nell’aria da tempo, ma che Schneck si ostinava a negare anche con i ‘più intimi’, Casarotto ha proseguito: ‘Ho rispetto per tutti i miei avversari. Ogni candidato ha la sua storia e saranno i cittadini a scegliere. Se poi vogliamo parlare di autonomia, Schneck, per quanto mi riguarda, sfonda una porta aperta: sono sempre stato federalista e come tale penso ad uno Stato unitario, ma con ampia autonomia regionale. L’ho sempre detto e sostenuto, sia in interviste rilasciate alla Stampa che rispondendo in questi anni a cittadini’. Dopo una breve pausa di silenzio però, Casarotto continua: ‘Penso che un sindaco, questa è la mia ferma convinzione, non dovrebbe essere un politico. E’ un amministratore, una persona che si occupa dei problemi concreti di tutti i giorni di tutti i suoi cittadini e che deve saper trovare soluzioni anche a temi complessi’.
Riferendosi poi a quello che forse gli ha dato più fastidio, conclude:’ A chi osserva che Schneck è noto per essere decisionista, ribatto affermando che Casarotto è uno che fa, ma prima di fare ascolta, riflette e coinvolge’.
N.B.

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