Per il 5G a Thiene si dovrà aspettare un bel po’. Niente sperimentazione al momento, nonostante quelle antenne che svettano in città, una delle quali posizionata a ridosso di un parco e di ben 6 scuole.
Il sindaco Giovanni Casarotto non è rimasto infatti, indifferente all’appello lanciato nei giorni scorsi dalla Lega, che invitava, attraverso un’interpellanza, alla prudenza in quanto non esistono attualmente studi scientifici che riguardano il 5G.La stessa opinione pubblica è divisa in due e quando dibatte sull’argomento è scontro assicurato.
La giunta comunale e la maggioranza del consiglio, al termine della seduta di giovedì, ha deliberato che non partirà la sperimentazione e che il sindaco, in quanto responsabile della salute pubblica dei suoi cittadini, vuole delucidazioni da parte del Ministero della Salute su un argomento sul quale non c’è ancora chiarezza scientifica.
Oltre alla presa di posizione da parte dell’opposizione, a manifestare dissenso che sui social ha assunto anche toni molto accesi, molti cittadini thienesi, che il 5G non lo vogliono perché lo ritengono rischioso.
“Come gruppi consiliari della Lega Nord Salvini, di Liberi a Destra-Fratelli d’Italia e Schneck Sindaco, esprimiamo soddisfazione per l’esito del dibattito, che si è aperto dopo la nostra interpellanza – sono state le dichiarazioni dell’opposizione thienese – . Il miglior risultato che in questo momento si potesse raggiungere. Si tratta comunque di un punto di partenza. Sarà nostro compito e dovere continuare a vigilare sull’operato del sindaco affinchè le rassicurazioni diventino fatti. Dopo circa 3 anni dal suo insediamento – concludono i firmatari dell’interpellanza sul 5G – è la prima volta che la maggioranza condivide un’istanza delle opposizioni, facendo dietro front rispetto all’iniziale posizione sul tema”.
“Sia ben chiaro che la Lega non è contro il progresso tecnologico, né la nostra interpellanza voleva essere una presa di posizione ideologica – ci ha tenuto a spiegare Giulia Scanavin, portavoce della Lega dell’Alto Vicentino – Qui c’è di mezzo la salute, un bene da difendere senza bandiere politiche. In questi mesi mi sono confrontata a lungo con Achille Sacchi, un geologo del nostro territorio che ha approfondito il tema 5G e che ci ha guidati in questa battaglia, che non è mirata a bloccare lo sviluppo di quanto può migliorare la qualità della nostra vita, ma è un gesto di prudenza data l’assenza di studi che al momento non risultano attendibili perché il governo dovrebbe incaricare degli esperti super partes per tranquillizzare i cittadini. Occorrono studi che non siano condotti da chi ha interessi nell’installazione del 5G. Ringrazio personalmente il sindaco Casarotto – conclude Scanavin – per una decisione saggia presa per il bene della collettività”.
di Redazione AltovicentinOnline