Dopo Pasubio Distribuzione ora è il turno di Ava. A battere i pugni sul tavolo di Alto Vicentino Ambiente (Ava) in vista della fusione con Greta, sono Giovanni Casarotto e Valter Orsi, rispettivamente Sindaci di Thiene e Schio, che hanno deciso di far valere i diritti dei loro Comuni nelle scelte aziendali della società partecipata. Si sono messi d’accordo e ieri hanno siglato una lettera per il presidente Diego Bardelli in cui, a chiare lettere, spiegano che da ora in avanti saranno i Sindaci, in qualità di soci di maggioranza, a decidere il modus operandi della società e agli amministratori e dirigenti spetterà il compito di portare avanti i programmi gestendone la parte burocratica.

 

Un concetto innovativo, che vede i Sindaci attori protagonisti nella gestione di società che per i comuni rappresentano ‘un mucchio di soldi’.

Tanto danaro speso nel ruolo di clienti infatti, ma tanto danaro anche nel ruolo di soci.

Essendo infatti i Comuni comproprietari delle partecipate, tanto danaro che nasce dagli eventuali guadagni che, quando vengono ripartiti bene possono dare ossigeno alle casse comunali, ma nel caso in cui questi guadagni vengono mal spartiti o ridotti per motivi burocratici, questo rappresenta per le casse comunali ammanchi sul bilancio.

Le partecipate infatti sono società di capitale a partecipazione pubblica. Ai soci viene chiesto di concorrere ai costi nel momento in cui c’è qualcosa da pagare, ma con la stessa logica, per legge, nel momento in cui si ‘fa cassa’, i guadagni devono essere ripartiti in base alle quote di partecipazione societaria.

Puntualizzando il loro ruolo con Ava, soprattutto in vista della fusione con Greta, di cui si parlerà a settembre, Casarotto e Orsi hanno fatto intendere di voler essere a conoscenza della gestione economica dell’azienda, della quale i 2 comuni, oltre ad essere clienti nel momento di pagare, sono anche comproprietari nel momento di guadagnare.

La decisione di scendere con il lumino nei corridoi delle partecipate è iniziata con la presa di posizione del Sindaco di Schio che pochi giorni fa ha fatto lo stesso con Pasubio Distribuzione. Da tempo a Thiene, nella stanza dei bottoni, si vociferava di mettere i puntini sulle ‘i’ per quanto riguarda la gestione di Ava e anche il primo cittadino Casarotto è sceso in campo per verificare i doveri ed eventualmente tutelare i diritti del suo Comune.

Con la lettera a Bardelli, Orsi e Casarotto puntualizzano che da ora in avanti saranno i Sindaci, in qualità di rappresentanti del Comune comproprietario, a dire agli amministratori e ai dirigenti di Ava cosa fare. “Visto che alla fine quando ci sono problemi o conti da ripianare sono proprio i Sindaci ad essere interpellati – è il concetto – è giusto che siano anche a capo delle decisioni delle società partecipate”.

Anna Bianchini

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