“Non ci eravamo sbagliati: i tagli dei trasferimenti alle Ulss approvati da Zaia sono considerevoli, addirittura superiori rispetto a quanto avevamo intuito. I tagli, infatti, non sono di 60 milioni, ma di ben 132 milioni di euro. E tutte le Ulss sono colpite e penalizzate. Ringraziamo la Regione per averci fornito i dati esatti: per questo, con maggior forza, chiediamo a Zaia e all’assessore Coletto che la delibera venga ritirata immediatamente”. Torna sul riparto del Fondo sanitario regionale per il 2017 il Consigliere regionale del Partito Democratico Claudio Sinigaglia che nei giorni scorsi aveva sottolineato una drastica riduzione di trasferimenti per ben sei Ulss, “rivelatosi ora – prosegue l’esponente democratico – ben più consistente e con ripercussioni su tutte e nove. La ‘difesa d’ufficio’ della Regione, in una nota dove si puntualizza come non ci siano cittadini di serie A e di serie B, è in realtà un clamoroso autogol. Giusto, sono tutti di serie B, visto che c’è stata una decurtazione identica per le nove Aziende senza ‘alcuna discrezionalità nell’assegnazione delle risorse.
Ovvero una sforbiciata orizzontale pari all’1,7% rispetto al 2016 con una riduzione di 132 milioni. E così ci hanno fornito i numeri precisi: dai 5,5 milioni in meno per il Veneto Orientale fino agli oltre 25 della Scaligera, passando per i meno 24 dell’Euganea, i meno 18 per la Serenissima, i meno 23 della Trevigiana e a questo punto anche i meno 7 della Dolomitica e i meno 7 della Polesana, tutte le Ulss avranno meno soldi a disposizione e quindi meno servizi per i cittadini”.
“A maggior ragione, dunque, occorre che venga fatta retromarcia su questa delibera. Soprattutto perché in modo inappropriato – conclude Sinigaglia – vengono ridefinite le quote capitarie. Decisione quest’ ultima di competenza del Consiglio e quindi della commissione”