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Schio. Valter Orsi: “Nessun ‘like’ ad Alessandra Moretti

“Il mio ‘like’ alla Moretti? Un falso sul quale voglio fare chiarezza”.

Dopo quello del leghista Maurizio Colman, sulla pagina Facebook di Alessandra Moretti, nota rappresentante del Pd nazionale e candidata a governatore del Veneto alle prossime elezioni regionali, si è notato il ‘like’ del Sindaco di Schio Valter Orsi. Il quale non ha perso tempo a rivelare il suo fastidio di ritrovarsi nella lista degli apprezzatori della bella vicentina. Non tanto per il ‘mi piace’ fine a se stesso, ma per quello che rappresenta un apprezzamento politico espresso da una figura istituzionale. “Sia chiaro che non ritengo il ‘mi piace’ scritto su Facebook una cosa grave – ha commentato Orsi – ma siccome so di non avercelo messo io, non voglio che appaia”.

La motivazione è semplice. Se un comune mortale ha un apprezzamento o un moto di fastidio nei confronti di una figura politica, ci può anche stare e può esprimerlo a sua discrezione, anche scrivendolo a chiare lettere sui social network. Ma un commento che arriva da una ‘bocca’ che è un’istituzione e a sua volta rappresenta 43mila persone, la questione è più delicata.

“Non cliccherei mai ‘mi piace’ su una pagina politica – ha sottolineato Orsi – perché ritengo che il ruolo che ricopro non me lo consenta. Tra l’altro, il mio punto di forza è proprio di essermi tenuto staccato dai partiti tradizionali, perché voglio lavorare con i cittadini e per i cittadini”.

Orsi ha infatti acquisito il ruolo di primo cittadino proprio dopo aver preso le distanze dalla politica tradizionale e ha fatto della sua ‘libertà’ il punto di forza della sua amministrazione.

“Mi permetto di ricordare che i miei avversari hanno avallato firme di persone decedute – ha detto ricordando episodi accaduti durante la campagna elettorale scledense – Ma siccome io sono vivo e vegeto e so bene quello che faccio, confermo di non aver messo nessun ‘mi piace’ sulla pagina di Alessandra Moretti. Per cui – ha concluso – chiederò che venga rimosso e che venga chiarito il perché il mio nome appare lì”.

 

Anna Bianchini