Nuova SP46, infrastrutture e consumo del suolo, sono temi che riscaldano l’estate dell’Alto vicentino. Non mancano infatti discussioni sul tema sollevato dalla proposta di modifica presentata dalla giunta del comune di Malo e che coinvolge anche gruppi civici e politici dei comuni limitrofi.
Nel giorno dell’incontro che si è svolto a Vicenza fra provincia, sindaci e categorie economiche, Giorgio De Zen e Carlo Cunegato, consiglieri comunali di Coalizione civica Schio, hanno voluto esprimere la loro opinione sul tema che riguarda anche opere che potrebbero essere realizzate fra Schio e Thiene.
“Mentre l’Unione Europea ci chiede di investire sulla mobilità sostenibile – si legge nel comunicato – nell’alto vicentino sembra ci sia la gara a chi asfalta di più. Abbiamo uno dei territori più antropizzati d’Italia ormai: nel rapporto annuale Ispra sul consumo di Suolo il Veneto e il Vicentino in particolare presentano tassi di crescita preoccupanti. Poi però, ogni volta che arriva un fenomeno meteorologico estremo, ci meravigliamo e infine contiamo i danni dall’ubriacatura da cemento. Il sistema di sviluppo del Veneto degli ultimi anni andrebbe completamente ripensato per bloccare quel fenomeno dello sprawl (dispersione urbana) che tanti danni sta causando al nostro territorio, a quegli scorci di campagna che vediamo sempre meno e che ci stiamo abituando a perdere. Qui non si tratta di non volere lo sviluppo: si tratta di ragionare in termini programmatici, studi alla mano. Invece si vedono molte opere (grandi e piccole, dalla pedemontana alle varie strade locali) nascere senza un adeguato studio sui cambiamenti che esse comportano’.
‘Il modello “strada e capannone” dovrebbe prevedere almeno dei bilanciamenti per evitare un ulteriore consumo di suolo, invece sembra che non ci sia nessuna guida nei processi decisionali allargati del nostro territorio – spiegano i due consiglieri scledensi – Chi si occupa di infrastrutture in provincia dovrebbe coordinare e non assecondare i vari impulsi che arrivano dalle nostre cittadine per costruire opere. Dopo il modello Pedemontana (infrastruttura molto probabilmente sovra dimensionata, a cui si aggiunge un costo del pedaggio insostenibile per i pendolari e il canone che la regione Veneto si è impegnata a versare), assistiamo anche nell’alto vicentino a progettazioni “sulla carta” che pongono numerose questioni.
Proposta del casello sulla variante Schio Thiene
Malo. Nuovo tracciato bretella sp 46. Gli abitanti: ‘Giù le mani dalla nostra natura’