Scarpellini incognita per Schio?
Se c’è qualcuno che ha già sottolineato a mezzo stampa, durante una campagna elettorale accesa sul tema sicurezza e sotto tono per altri argomenti, che il mandato dell’attuale comandante del Consorzio di Polizia Locale Alto Vicentino scadrà a breve, Valter Orsi, ha detto a chiare lettere che Giovanni Scarpellini non si toccherà. Lo aveva detto l’ex candidato sindaco Giorgio De Zen di Coalizione Civica che aveva anche incontrato l’ufficiale per confrontarsi sul problema delle baby gang e parlarne quindi in maniera adeguata , ma lo ha dichiarato ufficialmente Orsi durante la conferenza stampa con cui si sono tracciati i 5 anni di bilancio di attività svolta dalla Polizia Locale scledense.
Anni di successi per quanto riguarda i problemi sindacali risolti con il duro lavoro di Scarpellini e del presidente del Consorzio Albino Mosele. Una coppia che ha funzionato, che ha dimostrato con numeri alla mano che anche quando c’è un’emergenza come gli episodi di criminalità del 2018 che hanno scosso la cittadinanza, la risposta arriva, se si investe su chi, a spese dei Comuni, mette al primo posto il valore-sicurezza, sul quale i veneti non scendono a compromessi.
I dispiaceri di Scarpellini
Non si è sbottonato invece, Giovanni Scarpellini, che nonostante la sua figura severa e la compostezza conferita dalla divisa che indossa fiero, si lascia andare ad una espressione amara davanti ai giornalisti che gli hanno chiesto se continuerà il suo mandato. Sul suo volto, ci sono ancora i segni dei dispiaceri dello scorso anno, quando finì nel bel mezzo di una tempesta politica, con accuse, che sono state oggetto di un’inchiesta della magistratura di Vicenza, che aveva indagato per una fuga di notizie relativa ad una indagine delicata riguardante lo spaccio di stupefacenti a Schio.
‘E’ stato davvero squallido quanto accaduto e semplicemente richiesto da un nutrito numero di sindaci, attaccati solo perchè io facevo parte del gruppo dei firmatari. – ha detto Orsi – Non capisco come si sia trasformato qualcosa che non dovrebbe avere colori politici in una guerra politica. La sicurezza non dovrebbe avere bandiere ed è stato davvero vergognoso che con i parlamentari del nostro territorio presenti a Roma, a stretto contatto con il Ministro dell’Interno, solo Cristina Caretta abbia inoltrato un’interrogazione a Matteo Salvini. Il Commissariato lo avevano chiesto i primi cittadini di tutto l’Alto Vicentino, oltre sei mesi fa ed esiste una richiesta da parte del questore di Vicenza, inoltrato al Ministero, che motiva, mettendolo nero su bianco, perchè sarebbe importante averlo. Quanto è accaduto è incommentabile’.
Natalia Bandiera