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Schio. Proposte dalla Lega: “Giù le tasse, servizi ai disabili, aiuto a chi è in difficoltà”

La Lega di Schio batte i pugni sul tavolo del Comune e fa sentire la sua voce al sindaco Valter Orsi. Una lista di richieste è quello che il gruppo della rappresentante Ilenia Tisato sottopone al primo cittadino e alla sua giunta, accusato di incolpare il governatore del Veneto Luca Zaia o il premier Giuseppe Conte per “le mancate o lente decisioni sindacali anche nelle faccende della città e di tenere una posizione mediana, da civico, in una situazione sociale al limite”.

La Lega scledense vuole azione: “Agire, agire, agire, studiare soluzioni, 24 ore al giorno, senza risparmio come lei sa fare – mettono nero su bianco Ilenia Tisato ed il suo gruppo – Decidere decidere, decidere, senza se e senza ma. Sindaco Orsi, basta con il farsi umiliare da questo governo. Qui c’è solo la posizione della gente che non vuole morire di fame dopo aver superato la pandemia. Prenda, con coraggio, il toro per le corna e aiuti Schio a sopravvivere per rinascere.

“Proponiamo allargamento del plateatico gratuito ai pubblici esercenti, sospensione del pagamento di tutte le tasse comunali e dei termini relativi alle attività di liquidazione, di controllo, di accertamento, di riscossione e di contenzioso, attivazione attraverso le Associazioni di volontariato e esperti Aulss di gruppi organizzati per la realizzazione di gruppi di autoaiuto virtuale di supporto psicologico per i cittadini, in concerto con l’Aulss istituire gruppi di sostegno dedicati alle persone anziane e/o disabili che bloccate in casa non possono usufruire dei servizi quotidiani dei centri diurni, sospensione del pagamento dei canoni di affitto dei beni di proprietà comunale in locazione a terzi ivi compresi gli stalli per i commercianti del mercato settimanale, implementazione del servizio di consegna a domicilio dei medicinali e dei generi di prima necessità, rivolto a persone in difficoltà negli spostamenti da casa, sempre attivo con richiesta diretta al numero di pronto intervento dedicato, iniziativa #spesaacasa avviata in accordo con le attività commerciali di quartiere per offrire alla cittadinanza la possibilità di acquistare beni di prima necessità da casa, con consegna a domicilio, riducendo così al minimo gli spostamenti, gli assembramenti e le code agli ingressi, servizio di raccolta segnalazioni di violenza domestica, fenomeno purtroppo in incremento a causa della convivenza forzata imposta dell’emergenza Covid-19, fruibile con una semplice segnalazione, incremento delle iniziative rivolte a contrastare la diffusione del virus quali la sanificazione di tutte le strade del nostro centro urbano e degli uffici pubblici, distribuzione delle mascherine, incremento dei fondi destinati alle associazione di volontariato per l’erogazione di appositi contributi atti ad incrementare l’acquisto e la consegna di pacchi alimentari, di bombole del gas e il pagamento delle bollette a favore delle famiglie in grave disagio economico, sospensione delle rette di asili nido e scuole dell’infanzia, incremento del contributo per le scuole materne private paritarie al fine di permettere loro di sospendere il pagamento delle rette chieste alle famiglie, farsi promotore presso le società partecipate di un’iniziativa atta ad ottenere la sospensione delle bollette emesse a seguito di erogazione di servizi e forniture verso i cittadini e verso le attività produttive di Schio, procedere con massima sollecitudine senza farsi sconfiggere dalla burocrazia all’erogazione dei circa 207mila euro in buoni pasto erogati dal Governo”.

Secondo i leghisti scledensi, il sindaco dovrebbe diventare il paladino dei cittadini, la punta di diamante dei commercianti, degli artigiani, degli industriali, dell’Italia che produce. “Deve raccordarsi e sintonizzarsi in tempo reale con la regione Veneto che nella gestione dell’emergenza del Corona Virus si sta dimostrando la migliore. Dovrebbe – concludono Ilenia Tisato e i suoi colleghi – andare fiero del Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, che dà la possibilità ai sindaci di umanizzare, smorzare, alleggerire, interpretare, rendere più logiche le direttive del governo, studiando ed insinuandosi nelle pieghe dei decreti, per tradurli ed agevolare le attività che vogliono e possono aprire. Ormai tutte le categorie economiche hanno elaborato protocolli di sicurezza per i lavoratori e per i clienti, che garantiscono i cittadini. Bisogna osare, anticipare i tempi, le necessità perché qui sta andando tutto a ramengo. Non essendoci più permesso nemmeno di andare in piazza a protestare, solo il sindaco può far sentire la voce degli scledensi nelle stanze dei tronfi burocrati romani, nei palazzi decadenti del potere ed alzare la voce. Noi siamo con Lei e con tutti quelli che lo vorranno”.

di Redazione Altovicentinonline