Valter Orsi si è presentato pubblicamente ieri sera al rustico Pettinà con i ragazzi della ‘sua’ lista ed ha fatto il pienone. La sala piena e tante presenze in piedi per dimostrare al candidato sindaco che la gente ha bisogno di una politica nuova.
Valter Orsi e i membri della sua lista non rappresentano un partito, anzi, ne vogliono stare il più lontani possibile per dimostrare agli elettori che i giochi di potere, l’impossessamento delle poltrone, il gioco degli appalti e le scelte strategiche, non fanno per loro. ‘Con il nostro manifesto – ha sottolineato Orsi – abbiamo individuato una serie di priorità. Siamo disposti ad unirci a qualcuno e formare una squadra più forte se lungo la strada incontreremo chi condivide i nostri obiettivi. Non ci appoggeremo ai partiti tradizionali, ma alle persone. Noi lavoriamo per la città, non per i nostri interessi personali, per cui se durante il cammino incontreremo qualcuno che per il bene della città si rivela migliore di me io sono anche disposto a fare un passo indietro. Lo scopo della nostra lista – ha concluso – è dare a Schio una chance di rivincita e rinascita per farla tornare ad essere una grande città che ha lo spirito di una comunità unita e forte’.
Nel discorsi di apertura della presentazione pubblica, Valter Orsi ha più volte specificato che la società è in questo momento la priorità e anche se le elezioni saranno solo l’anno prossimo invita l’attuale Amministrazione a prendere atto della cosa e muoversi immediatamente per dare ossigeno a chi sta soffocando. ‘Vorrei che le risorse disponibili – ha spiegato – fossero utilizzate per lavori socialmente utili e questo fin da subito perché non c’è più tempo e la politica temporeggia perché non ha capito che le cose sono cambiate. Questo è il primo punto sul quale da Sindaco lavorerei. Poi di argomenti importanti ce ne sono tanti’. E con l’aiuto dei suoi collaboratori Orsi ha elencato i punti chiave del suo programma.
Al termine della presentazione, la 22enne Barbara Conzato, ha letto a luci spente e con il sottofondo di musica classica, il manifesto della lista civica. Un toccante momento di silenzio, che voleva rappresentare la riflessione che ognuno deve fare nel suo cuore per capire cosa vuole e di conseguenza come deve agire.
Al termine, le tante persone faticavano ad andarsene e hanno partecipato al banchetto allestito all’esterno carichi di domande. Perché i cittadini sono stanchi ma non stupidi e pian piano stanno dimostrando la voglia di riprendere in mano del loro futuro.
Anna Bianchini