“Se il vicepresidente della provincia di Trento invoca l’uguaglianza, significa che è disposto a rinunciare alla sua autonomia. In tal caso, mi associo e gli propongo un gemellaggio”.

Poche e chiare parole da Valter Orsi, sindaco di Schio, che controbatte con una stilettata alle affermazioni fatte da Alessandro Olivi, vicepresidente della giunta provinciale di Trento ed esponente del Pd, durante la cerimonia di Ferragosto a Malga Zonta.

Una cerimonia incandescente fin dall’inizio, dove il padrone di casa Walter Forrer, sindaco di Folgaria, ha attaccato “l’uso strumentale delle cerimonie  che si sono tenute negli ultimi anni, usate come palcoscenico per politici di parte”. Un commento che ha suscitato polemiche e ha scatenato la dura reazione di Olivi, che dal palco ha attaccato Forrer, allargandosi su temi di levatura nazionale. Un tema in particolare non è  sfuggito a Orsi, che in qualità di rappresentante di un comune veneto, spera sempre nell’allineamento della sua regione con quelle a statuto autonomo.

“Il vicepresidente della provincia autonoma di Trento Alessandro Olivi ha parlato di uguaglianza – ha spiegato Valter Orsi – Ha sottolineato la necessità di abbattere le diversità, i confini tra nazioni europee, di essere tutti disposti all’accoglienza dei profughi”.

Tipico discorso di un rappresentante del Pd, se non fosse che le parole sono state pronunciate dal vicepresidente della giunta Folgaria, contestato Orsi
provinciale della provincia autonoma Trento, ente che dal 1972 gode di uno statuto decisamente diverso da quello della maggior parte delle regioni italiane. E mentre le altre province della penisola hanno funzioni puramente amministrative, la provincia autonoma di Trento (con quella di Bolzano) ha potere legislativo in molte materie normalmente di competenza statale o regionale, come sanità, scuola, formazione, lavoro, trasporti e viabilità. Il finanziamento della provincia inoltre, deriva dalla trattenuta del 90% delle imposte sui redditi raccolti nel territorio provinciale e da una quota su altri tipi di imposte statali, come Iva e tasse di successione. Restano a carico dello Stato funzioni come esercito, contributi all’Unione Europea, ambasciate e consolati all’estero, pubblica sicurezza, magistratura e carceri. Ed è proprio grazie alle notevoli risorse che la provincia contribuisce a garantire ai suoi cittadini un reddito più elevato rispetto alla media delle regioni non autonome, sostenendo anche economia, agricoltura, cultura, turismo e territorio.

“Dal discorso di Olivi – ha spiegato Orsi – io capisco che lui è d’accordo nel porsi allo stesso livello delle altre regioni italiane, il che significa rinunciare all’autonomia e ai privilegi che essa garantisce. Perché se così non fosse, non avrebbe senso parlare di abbattimento delle barriere, di uguaglianza, di interessi e doveri condivisi. Uniformare gli stati europei significa anche uniformare le regioni. Chiedo quindi al vicepresidente della provincia di Trento Alessandro Olivi, è disposto a rinunciare all’autonomia di cui gode il Trentino Alto Adige? Se è così – ha concluso Valter Orsi – gli propongo di unirsi in gemellaggio con Schio per combattere questa battaglia insieme”.

Anna Bianchini

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