Lo hanno ribadito più volte con gli occhi lucidi alla festa di pensionamento di Giovanni Scarpellini, ex comandante del Consorzio Nevi per 18 anni ed ex del Consorzio Altovicentino per 10, incarico quest’ultimo, che ebbe inizio subito dopo il primo mandato da sindaco di Valter Orsi, che per “concessione” dell’allora sindaco Giovanni Battista Casarotto, venne condiviso dai due consorzi, che divisero perfino lo stipendio dell’ufficiale. Una storia che ormai tutti conoscono nell’Alto Vicentino e che la settimana scorsa, è stata ripercorsa durante la cena organizzata “dai suoi ex dipendenti” alla Corte del Belo di Thiene. Presenti i sindaci del Consorzio Alto Vicentino con Cristina Marigo in testa accompagnata dalla sua vice Barbara Corzato. Una serata divertente, ma anche commovente, alternata da discorsi di gratitudine e scambi professionali e musica anni ’80 del dee jay per una sera Gianluca Piva, attuale sindaco di Valli del Pasubio.
44 anni di lavoro, di cui 18 al “Nevi” che sembra essersi dimenticato di lui. Qualcosa di sconcertante e drammatico che dà il senso della nausea che ad un certo punto può aver provato chi con devozione non ha mai guardato l’orologio, trascurando affetti e momenti personali, per rispondere al telefono a tutte le ore e fronteggiare l’emergenza che poteva esserci dietro l’angolo. Alla cena alla Corte del Belo non c’era un solo amministratore dell’hinterland thienese, nemmeno Maria Teresa Sperotto, quella sindaca che per anni non ha perso occasione per portare in palmo di mano gli uomini di Scarpellini.
Questo comandante ha fatto la storia della Polizia Locale, di cui è stata capofila Thiene. E’ stata un modello, ha fatto da apripista ad un tipo di lavoro, che non era concentrato sulle multe, ma anche alla lotta alla droga e ai reati in genere. Qualcosa che non si era mai visto in Italia e che in tanti hanno imitato.
L’altra sera, ai festeggiamenti per il pensionamento tutti bisbigliavano su questi pettegolezzi, che qualcuno ha voluto distorcere a regola d’arte quando i fatti dicono chiaro che Scarpellini ha dato forfait ad un territorio che in una porzione ha dimostrato ingratitudine per chi lo aveva “sposato” con tanto amore, lasciando una divisa sicura come quella dell’Arma dei Carabinieri. I fatti dicono chiaramente che oggi, gli agenti del Consorzio Nevi smontano alle 22 mentre a Schio rimangono fino a notte. E ancora, lo ha detto il presidente del Consorzio Altovicentino Albino Mosele al Giornale di Vicenza: “Scarpellini ad un certo punto è stato come esasperato dai continui attacchi del thienese e ha deciso di andare in pensione. Ha pensato ‘ma chi me lo fa fare'”. I fatti dicono che Scarpellini ha abbandonato ed ha festeggiato il suo addio alla Polizia Locale con i suoi uomini, con i suoi dipendenti, qualcuno è arrivato da fuori regione. Con i sindaci che gli hanno dato fiducia, che lo hanno difeso e si sono schierati senza ipocrisia. Non c’erano tutti gli altri. Gli è stata regalata una medaglia d’oro ed una Vespa Special gialla, lo hanno ringraziato e osannato in massa. “Non è male stare in pensione – ha detto lui – . Grazie di aver accettato il mio invito – ha continuato con l’umiltà che lo ha sempre contraddistinto nei suoi rapporti umani -. So di essere stato integerrimo con qualcuno, ma volevo il meglio”.
Nel frattempo, uno dei due papabili a ricoprire il posto di Scarpellini ha rinunciato all’incarico. Prima di lui un altro si era defilato preferendo non partecipare alla selezione. Dopo la prima scrematura ne è rimasto uno di Padova . Se dovesse accettare, si troverà a gestire 27 Comuni, tra convenzionati e consorziati, che coprono una fetta di popolazione di 150mila persone. Sempre lui, con una mole di lavoro di gran lunga più grande, si troverebbe a prendere meno di un pari collega di un piccolo Comune da 14mila abitanti.
Natalia Bandiera