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Schio. “Ma quale Lega!”, Orsi smonta il ‘caso’ Anci

Nessun riavvicinamento alla Lega ma solo risparmio e gestione oculata dei soldi dei cittadini. Non c’è nessun abbandono di Anci (Associazione Nazionale Comuni Italiani), perché rimaniamo associati ad Anci Veneto, ma lasciamo la sezione nazionale perché ci offre gli stessi servizi e mostra maggiore attenzione per comuni in deficit e città metropolitane”.

Orsi smonta il ‘caso Anci’, sollevato dal Pd locale, che ha accusato il sindaco e la sua giunta di isolare Schio e di seguire le orme dell’ex sindaco leghista Massimo Bitonci, che per primo aveva proposto l’abbandono di Anci da parte dei Comuni.

“Il distacco da Anci nazionale non ha nulla di politico e chi vuole vederci a tutti i costi una mossa politica sta prendendo un bel granchio, ma soprattutto è giusto sottolineare che il Comune di Schio rimane con Anci a livello regionale perché il confronto tra Comuni per noi è fondamentale”.

Il sindaco Valter Orsi fa una smorfia divertita all’ipotesi di un riavvicinamento alla Lega, messaggio lanciato dal Pd di Schio che ha criticato la decisione di staccarsi dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani deliberata lo scorso 26 agosto. “Una mossa politica”, era stata definita dal capogruppo Pd Leonardo Dalla Vecchia, che oltre a non condividere la scelta l’ha considerata maldestra perché provocherebbe “isolamento di Schio dagli altri Comuni”.

“Il Comune di Schio ha deciso di lasciare Anci a livello nazionale per 2 motivi – ha spiegato Orsi – I servizi offerti dall’associazione nazionale sono gli stessi forniti da Anci Veneto. Lo testimoniano le comunicazioni che riceviamo. Anci Veneto viene pagato circa 4mila euro e Anci nazionale quasi 7mila, quindi paghiamo lo stesso servizio 2 volte. Inoltre, nei tanti anni di associazione, ci siamo resi conto che Anci nazionale ha sempre un occhio di riguardo per le città metropolitane e per i comuni che hanno problemi, mentre i comuni virtuosi, come Schio e molti del Veneto, vengono trascurati. Grazie ai soldi dei Comuni Anci nazionale ha un bilancio che supera i 50 milioni di euro, con quei soldi onestamente mi aspetterei servizi di tutt’altro spessore”.

Orsi accantona anche l’accusa di voler isolare Schio togliendogli la possibilità di confrontarsi. “Il confronto tra Comuni è fondamentale e sono il primo sostenitore di dialogo e collaborazione – ha continuato Orsi – Per questo confermo la decisione di rimanere con Anci Veneto, perché c’è la possibilità di dialogare con enti simili al nostro e che hanno lo stesso tipo di problemi e necessità, indipendentemente dal colore politico o da ideologie. Ribadisco – ha concluso – che secondo me le amministrazioni locali civiche godono di maggiori vantaggi rispetto a quelle che seguono le linee precise di un partito, perché possono modellarsi in base al buon senso e non all’ideologia e sono in grado di prendere le decisioni giuste per il bene comune e del Comune”.

A.B.