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Schio. Lo Stato si prende altri 500mila euro. Orsi: “E’ una vergogna, ma non alzeremo le tasse”

Altri 500mila euro del Comune di Schio prendono il volo verso Roma. Lo ha comunicato ufficialmente oggi Valter Orsi, Sindaco di Schio, che dopo aver saputo dell’esito di una riunione ministeriale sul Decreto sul Fondo di Solidarietà comunale in cui è stato ufficializzato un nuovo taglio per il suo Comune, ha indetto una conferenza stampa insieme alle sue liste d’appoggio.  

“In 5 anni lo Stato è passato dal dare un contributo di 5 milioni al Comune di Schio al tagliarne 1.400.000 – ha commentato Orsi arrabbiato – e di fatto è un taglio che si avvicina ai 7milioni di euro. E’ una vergogna, perché chi amministra lo fa in modo subdolo e occulto, operando con destrezza sulle tasche dei cittadini”.

Un taglio importante per un bilancio che aveva messo in preventivo un ammanco di 900mila euro e invece si ritrova con una cifra ben superiore. “Per quest’anno riusciremo a parare il colpo grazie a tagli fatti e ad avanzi dovuti alla buona gestione – ha spiegato Orsi – Il problema saranno i prossimi anni, se questi ammanchi dovessero devenire strutturali. Assicuro che in ogni caso non alzeremo le tasse e vedremo lungo il percorso come fare a tamponare l’avidità di Roma”.

Orsi accusa senza mezzi termini il governo centrale di essere “un socio che invece di aiutare, fruga nelle nostre tasche. Questo nuovo ammanco dalle nostre casse rischia di vanificare il buon lavoro di riduzione della spesa corrente senza tagliare i servizi e di riorganizzazione della macchina amministrativa”.

Alla fine, Schio sarà uno dei tanti comuni che invece di ricevere dovrà pagare e Orsi non l’ha mandata a dire: “Noi Sindaci siamo stanchi, il nostro è proprio un urlo di rabbia, ed è giusto che i cittadini siano informati! Lo Stato chiede sempre più soldi ai Comuni e di fatto loro a noi non danno più nulla.”

Il primo cittadino ha poi ricordato che il Tribunale di Vicenza deve ancora 250mila euro a Schio per affitti e spese della ex sede di via Maraschin. Domenico Storti, capogruppo di Veneto Stato in appoggio a Orsi, ha sottolineato il suo augurio che il governo di Roma vada nelle mani di membri di una lista civica, slegata dalle  lobbies che ‘viziano’ le decisioni dei partiti e, in quanto libera, capace di fare davvero le riforme di cui il paese necessita.Elena Donadelli,   Pierpaolo Frigo e Guido Gussetti, del gruppo Fare a Schio, hanno dato pieno appoggio a Orsi spiegando il loro punto di vista: “Questa amministrazione ha già dato prova di efficienza riducendo le spese di un milione di euro. Questa inattesa novità dal governo manifesta l’inefficienza e l’incapacità dello Stato a contenere spese inutili. Si crea una contrapposizione tra chi è chiamato ancora e sempre ai sacrifici e chi, evidentemente, è più vicino ai centri di potere e ne gode i vantaggi. Tutto ciò a causa della manifesta incapacità dello Stato a controllare le spese e a selezionare quelle realmente utili e necessarie”.

Ha preso la parola infine Valter Orsi, che ha detto: “Nei primi 7 mesi di mandato abbiamo lavorato intensamente per rivedere i costi della macchina comunale e rinegoziare alcuni accordi – spiega il Sindaco – senza modificare la qualità dei servizi erogati ai cittadini. Questo ha portato a un risparmio sulla spesa corrente per il 2015 di quasi 1 milione di euro. La nostra volontà sarebbe stata quella di ridurre la pressione fiscale per la stessa cifra, ma già in fase di previsione  avevamo dovuto essere cauti e tener conto di un probabile taglio di 900.000 euro dovuto al saldo del Fondo di Solidarietà comunale. Ma abbiamo comunque dato un segnale: una diminuzione della pressione fiscale e nessun rialzo delle tariffe per i servizi. Ora – ha concluso – questa brutta notizia ci obbliga a trovare un altro mezzo milione di euro, perché lo Stato ce lo chiede. Rimane però fermo il nostro impegno e noi non caricheremo un euro sui nostri concittadini”.

Anna Bianchini