La notizia della farmacia comunale che nascerà alla Conca a Thiene, tanto voluta dall’assessore al Commercio Alberto Samperi, che crede che sia importante come punto di riferimento per le fasce ‘più deboli’, è la goccia che fa traboccare il vaso della Lega Nord di Schio. ‘La farmacia comunale di Giavenale deve essere venduta? Assolutamente no secondo la Lega Nord , che invita sindaco e amministrazione comunale a riconsiderare l’idea di alienare un’attività che viene definita ‘essenziale per la popolazione’. Luigi Santi, consigliere comunale non riesce a sopportare l’idea che non vengano presi come esempio i comuni vicinissimi a Schio, dove invece, si punta su progetti del genere, che hanno un valore sociale mentre, sostiene l’esponente del Carroccio, ‘qui si pensa solo a fare cassa’.
Come è noto, da alcuni mesi il comune di Schio ha messo in vendita la farmacia comunale di Giavenale, ma secondo la Lega Nord, la messa al bando ha provocato soltanto un costo di ventimila euro senza nessun risultato utile. Ma oltre a contestare la spesa in questione, Santi non condivide il fatto che la farmacia possa essere venduta e invoca la giunta a prendere ad esempio alcuni comuni limitrofi che a suo dire utilizzano la farmacia comunale a favore della cittadinanza.
‘La farmacia comunale – spiega Santi – non deve servire per fare cassa i tutti i modi. Sarebbe invece una grande opportunità di dare dei servizi aggiuntivi per la popolazione scledense in grossa difficoltà sia economica sia sociale. Si potrebbero prendere spunti innovativi dai comuni vicini che, molto più lungimiranti, si tengono stretto un bene cosi prezioso e anzi lo mettono a disposizione dei cittadini creando una progettazione innovativa in collaborazione con le varie strutture sanitarie’.
Per i rappresentanti della Lega di Schio, la farmacia di Giavenale potrebbe essere considerata un punto di riferimento per le persone con problemi di mobilità, per gli anziani soli e per coloro che non hanno possibilità di muoversi autonomamente, nonché un centro in cui prestare assistenza medica. ‘Per alcune persone – sottolinea Santi – alcuni farmaci sono dei salvavita. Inoltre, con le varie strutture sanitarie si potrebbero organizzare servizi di primo intervento come medicazioni, controlli gratuiti della misurazione del colesterolo e dei trigliceridi o l’emoglobina e in collaborazione con la nostra Ulss fare prevenzione e formazione sfruttando il potenziale sia informatico che telematico dell’Ulss’.
Secondo Santi la proposta sarebbe in linea con le regole del nuovo decreto emanato dal Ministero della Salute in cui si favoriscono tali iniziative.
Il consigliere comunale di opposizione non condivide l’opinione dell’amministrazione che, a suo dire, con i soldi ricavati dalla vendita della farmacia di Giavenale vedrebbe la possibilità di ampliare la scuola di Sant’Ulderico e realizzare la palestra della scuola di Giavenale. ‘Bei progetti – secondo Santi – ma sicuramente non realizzabili totalmente con il ricavo della vendita della farmacia. Tanto vale a quel punto cercare altri fondi di finanziamento per portare a termine quei progetti’.