Schio. La ricetta di Zaia per la crisi: “Soldi alle aziende e costringerle a creare posti di lavoro”
Giornalisti Altovicentinonline
“In Veneto abbiamo già un piano per la gestione dei soldi che arriveranno con il recovery found, il timore che ho è che con la gestione statale si disperdano in assistenzialismo e poltronifici”.
la ricetta del governatore Luca Zaia per trovare una rapida ed efficace soluzione ai problemi economici causati da Covid è molto semplice ed è in puro stile Veneto: “Si diano soldi alle aziende costringendole a creare nuovi posti di lavoro”.
La soluzione di Zaia è stata annunciata all’assemblea di Confindustria Vicenza, che si è tenuta sabato 3 ottobre a Schio nella sede della GPS. E dopo la forte presa di posizione contro il governo di Luciano Vescovi, presidente provinciale dell’associazione degli industriali, è seguita quella del governatore del Veneto, che ha condannato la gestione romana durante l’emergenza Covid (e non solo), sottolineando che la burocrazia che arriva dalla capitale garantisce intrecci inutili di burocrazia ma non è in grado di dare risposte alle necessità delle aziende, dei posti di lavoro e di conseguenza al popolo.
”In Veneto siamo abituati ad essere pratici – ha sottolineato Zaia – In questo periodo le imprese sono state eroiche. In Italia siamo in un’era glaciale, dove vige il modo dell’odio sociale. Invece di premiare e imitare chi ha e fa di più, mettiamo i bastoni tra le ruote per danneggiare. Il soggetto politico attuale è costruito sull’odio sociale e punisce chi crea ricchezza. Invece, chi produce ricchezza deve essere un punto di riferimento sociale. In Italia serve una riforma culturale, l’Italia è fallita se non verranno fatte le scelte giuste. Alle aziende, a chi produce ricchezza, servono risposte immediate – ha sottolineato Zaia con pieno supporto di Vescovi – Da chi governa e dagli scienziati in tempo di pandemia, chiedo lungimiranza e senso di responsabilità. Quando a inizio pandemia ho proposto quarantena per chi torna d’ala Cina mi hanno dato del razzista, ora la quarantena è una cosa normale per tutti. Non hanno saputo visualizzare il problema. Se in futuro ci fossero altri problemi o emergenze di questo tipo – ha concluso Zaia – manderei una delegazione dei miei veneti sul posto (in Cina, in caso come problemi come il Covid) per capire cosa sta davvero succedendo davvero, perché se aspettiamo che le soluzioni arrivino da altri sappiamo già che non avremo soluzioni concrete “.