Non c’è nessun rischio che l’Ulss 7 Pedemontana perda prestigio o diminuisca i servizi agli utenti e la garanzia è il tornaconto economico.
“Se i cittadini dell’Alto Vicentino non si trovano bene a Santorso se ne vanno a Vicenza perché è più comodo – ha sentenziato Valter Orsi, sindaco di Schio – Questo comporterebbe alla Ulss Pedemontana il risarcimento alla Ulss Berica del costo dei servizi, pertanto è chiaro che la nostra Ulss cercherà, in entrambi gli ospedali, di essere più competitiva che può”.
Orsi ha voluto rassicurare gli animi ieri sera in consiglio comunale e conferma ancora una volta l’attenzione della sua amministrazione, eletta anche grazie alla lunga battaglia fatta in campagna elettorale per la Sanità, sia per la supervisione dei parametri del project financing, sia per quanto succede all’ospedale di Santorso in vista della riforma sanitaria appena entrata in vigore.
La preoccupazione che il primo cittadino avesse abbassato la guardia sul tema, è stata espressa in consiglio da Giovanni Battistella e Carlo Cunegato, rispettivamente capogruppo di Pd e TesSiamo Schio.
Se il primo aveva chiesto con un emendamento a Orsi di rendere pubblico il documento del project financing, il secondo aveva espresso perplessità sulla fusione della Ulss 4 Alto Vicentino con la 3 bassanese, dando vita, a seguito della riforma voluta dal governatore regionale Luca Zaia, alla uLss 7 Pedemontana.
Una fusione che all’origini avrebbe dovuto essere più ampia e raggruppare l’intera provincia di Vicenza in una unica azienda sanitaria Berica, ma che su volontà (e strenua battaglia) dei sindaci delle conferenze Ulss 3 e 4, ha garantito a Vicenza la realizzazione di due Ulss invece di una sola.
Secondo Cunegato, sarebbe stato meglio accorparsi a Vicenza, visto che l’ospedale del capoluogo di provincia è classificato come ‘hub’ (ospedale che offre le cure migliori ed è sinonimo di eccellenza specialistica). “Con l’accorpamento di Alto Vicentino e Bassano rischiamo di perdere reparti come abbiamo già perso dirigenti, visto che Zaia aveva definito quello di Bassano l’ospedale di riferimento” ha sottolineato Cunegato, a cui ha fatto eco Mario Benvenuti, consigliere del Pd che ha spiegato: “La Ulss 7 potrebbe essere revocata. La scelta di avere queste due aziende sanitarie a Vicenza è stata una scelta politica e non tecnica”.
A dare man forte all’opposizione ci ha pensato il Pd, che ha proposto un emendamento al bilancio chiedendo la divulgazione del documento di project financing che ha permesso la realizzazione dell’ospedale di Santorso. Una richiesta che sapeva di provocazione, come ha ammesso Battistella, visto che esiste un accordo che obbliga a mantenere segreta almeno una parte del contratto. Richiesta che il primo cittadino ha accolto come “la volontà di fregarmi per mettermi nei guai” e che è stata rigettata in pieno dalla maggioranza.
Orsi non ha esaurito lì i suoi commenti in materia di Sanità e ha voluto approfondire: “I comuni dell’Alto Vicentino hanno aumentato di un euro per cittadino la quota capitale, che verrà utilizzata per i servizi sociali – ha sottolineato – Per 3 anni i servizi sono assicurati e la scelta di unirci a Bassano è ottima. Avere a che fare con l’intera provincia di Vicenza sarebbe stato terribile, perché il territorio è troppo vasto e le necessità della nostra area sono diverse da quelle del capoluogo e dell’altra parte della provincia”.
A dare man forte al primo cittadino, sottolineando l’impegno dell’amministrazione in materia di sanità, ci ha pensato anche Marco Vantin, capogruppo in consiglio del Movimento 5 Stelle, che ha spiegato: “Io e Valter Orsi siamo andati in Regione insieme per avere chiarezza in merito al project financing. Dobbiamo smetterla di ragionare in termini politici o di amministratori, quando si tratta di argomenti importanti – ha concluso – è giusto affrontarli tutti insieme, chiamando, se serve, a raccolta anche i cittadini”.
Anna Bianchini