Il Centro Sinistra di Schio comincia a prendere posizione. Dopo mesi passati rintanati in un angolo a digerire la sconfitta, osservare l’antagonista e analizzare il suo operato, finalmente l’opposizione sembra aver deciso di alzare la testa e recuperare il suo ruolo.
Una prima presa di posizione c’era stata qualche giorno fa, con la messa in chiaro che “il Campus è un progetto che l’amministrazione di Valter Orsi si è trovato dalla precedente giunta”.
E ora il gruppo che fa parte del Centro Sinistra, punta il faro su uno dei punti di forza del nuovo Sindaco, che dopo decenni di egemonia Pd, ha conquistato con la sua lista civica la città. Cioè, le tasse.
“L’amministrazione di Valter Orsi appare sempre più miope e demagogica – ha spiegato il gruppo del Centro Sinistra scledense – e fa comunicazione populista che mira a colpire le masse puntando l’attenzione su ciò che fa più colpo e riscuote maggiori consensi. I comunicati martellanti con il racconto dettagliato di tutto ciò che viene fatto descrivono un Valter Orsi deus ex machina, che abbassa le tasse e aumenta il lavoro”.
Il Centro Sinistra Scledense si riferisce a quanto uscito a mezzo stampa la settimana scorsa, quando l’amministrazione comunale in carica ha spiegato di aver alleggerito le imposte di 200 mila euro riuscendo comunque a destinare 50 mila euro in voucher lavoro da far ‘girare’ tra i cittadini che hanno bisogno di un aiuto economico e sgravando il Comune da ulteriori spese per lavori che si sarebbero dovuti commissionare all’esterno.
“E’ un’operazione di pura propaganda – spiega il Centro Sinistra Scledense – perché con 10 euro in meno l’anno (tanto è il risparmio pro-capite derivante dal taglio delle imposte) i cittadini non si arricchiscono. E il Comune, che dice di non aver fatto dei tagli, in realtà ne ha fatti eccome. E’ il caso dei tagli fatti alla Rete delle Politiche Giovanili, di cui nessuno parla. Quello che il Sindaco Orsi non dice – hanno continuato – è che sta proponendo come ‘suoi’ progetti e servizi importanti che ha trovato già fatti e ai quali ha semplicemente cambiato veste”.
Un riferimento diretto è ai 50 mila euro di voucher per il lavoro.
“Già dal 2007 il Comune aveva introdotto questo strumento nel regolamento per i contributi economici – hanno evidenziato dal Centro Sinistra – Da 3 anni questo modello era diventato provinciale con il ‘Patto per il Lavoro’ finanziato da Provincia, Caritas, Fondazione Cariverona e compartecipazione dei Comuni, che vedeva Schio impegnato proprio con 50 mila euro. Venendo meno il Patto per il Lavoro il Comune – hanno concluso – si è trovato con la quota di compartecipazione intera nelle sue mani e, cambiandole l’abito, ha fatto sembrare che ci fosse in atto una specie di rivoluzione lavorativa, come se lui fosse il mago della solidarietà”.
Anna Bianchini