Un grande afflusso di persone al primo gazebo in piazza voluto da La Cordata per raccogliere quesiti e opinioni sull’ospedale di Santorso. Dopo aver lottato strenuamente per ottenere dati e informazioni sul contratto di project financing tra pubblico e privato che regge le fondamenta del nosocomio, il gruppo apartitico ha deciso di continuare con la sua ‘battaglia’ verificando il pensiero dei cittadini scledensi e fornendo risposte alle loro domande.

 

5 semplici domande che hanno aperto uno squarcio su ciò che la gente sa o non sa e talmente tanta affluenza che dopo neanche un’ora i questionari sono dovuti andare in ristampa. “Secondo un cittadino su cinque l’ospedale di Santorso è una struttura pubblica e non una clinica privata – hanno commentato da La Cordata – e sempre per uno su cinque il passivo per l’Ulss dal bilancio del 2013 ammonta a cinque o dieci milioni di euro, quando invece è di ben 18milioni che gravano sulle spalle di 180mila cittadini”.

Al gazebo si è presentato anche il Sindaco Valter Orsi, che si è fatto fotografare legato insieme agli esponenti de La Cordata per dimostrare solidarietà al gruppo.

“La Cordata – hanno sottolineato i suoi membri – continua a richiedere i nomi di quei referenti politici che hanno avallato il contratto di partnership tra pubblico e privato a discapito della parte pubblica e a gran vantaggio del privato. Ora attendiamo la nomina del referente della conferenza dei sindaci per una corretta e puntuale lettura degli atti ancora occulti. I cittadini residenti nel comprensorio dell’Ulss 4 – hanno concluso – non vogliono aspettare ancora troppo a lungo. E’ giusto dare loro risposte corrette”.

Il prossimo appuntamento al gazebo per il questionario sul nosocomio Alto Vicentino è previsto per sabato 25 ottobre sempre in centro a Schio.

 

Anna Bianchini

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