Alessandro Gori è sceso definitivamente in campo oggi per presentare la sua candidatura e le liste che lo sostengono a Schio, la città di cui ha tutta l’intenzione di diventare Sindaco. Da bravo avvocato, parla senza mezzi termini e non lascia spazio a dubbi quando sottolinea: ‘Le possibilità che un leghista diventi il primo cittadino di Schio ora ci sono tutte, perché i tempi sono maturi e la gente è stanca di chi finora ha amministrato in modo ordinario e con idee di 20 anni fa. Sicuramente ci sarà il ballottaggio contro Dario Tomasi e l’unica vera incognita è rappresentata dal Movimento 5 Stelle, che la gente ancora vede come un voto di protesta per dare un taglio netto alla politica del passato’.  

 

Sostenuto dalle 2 liste ‘Per Schio nel Veneto Indipendente’ e ‘Ups’ (Uniti per Schio), Alessandro Gori ha spiegato a grandi linee il programma che, come da regolamento, sarà depositato insieme alle liste entro il 25 aprile. ‘Siamo partiti un po’ tardi – ha spiegato – ma abbiamo una squadra forte fatta di persone valide con le quali condividiamo ideali e obiettivi precisi’.

Il programma prevede soprattutto un cambiamento radicale dell’amministrazione cittadina dopo 40 anni di centrosinistra. ‘La città soffre e si contano ogni giorno nuove aziende o attività commerciali che chiudono – ha commentato Gori – le aste con le vendite dei capannoni, che fino a pochi anni fa erano prese d’assalto, ora vanno a vuoto. E’ sintomatico. Serve pensare seriamente al mondo del lavoro e c’è bisogno di progettualità anche nella gestione degli immobili. Per questo noi vogliamo metterci a tavolino con le associazioni di categoria. Per la Fabbrica Alta in bilancio sono previsti 100mila euro l’anno, ma è chiaro che sono troppo pochi. Basta che si rovini un solaio e sono fumati. Dobbiamo valorizzare il patrimonio turistico che contraddistingue il nostro territorio e anche quello sportivo’. E anche per quanto riguarda il Sociale, Gori sembra avere le idee chiare e in linea con il suo partito di riferimento e i suoi sostenitori. ‘Dobbiamo evitare gli sprechi e l’assistenzialismo fine a se stesso – ha sottolineato – ci sono tante famiglie che hanno bisogno di aiuto. Dei 320mila euro che Schio spende ogni anno, il 60% va agli extracomunitari perché loro sono quelli che si mettono in fila a battere cassa agli uffici comunali, mentre i veneti si vergognano e cercano aiuto altrove. La nostra terra è stata costruita dai nostri genitori e nonni e non è corretto che arrivi gente da fuori vantando solo diritti. Per avere i diritti prima devono fare la loro parte nella società’.    

Con Ups e Per Schio nel Veneto Indipendente Alessandro Gori sa di poter contare su persone in linea con il suo pensiero. Gori e i suoi sono esponenti diretti del territorio nel quale vivono e si sentono lontani dai ‘partiti di Roma’ e dalla politica nazionale. ‘Noi siamo i candidati per Schio e per il Veneto – hanno spiegato all’unisono – mentre tutti i nostri oppositori alle amministrative hanno alle spalle partiti che sono contro il Veneto. Se la nostra regione fosse indipendente ognuno avrebbe oltre 400 euro in più in busta paga, come avviene in Austria o Germania. Basta leggere Il Sole 24 Ore – ha concluso Gori – per capire che i soldi in Italia non vengono distribuiti in maniera equa e che a rimetterci siamo proprio noi’. E il capogruppo di Ups ha continuato: ‘Con l’amministrazione Gori i lavori pubblici verranno appaltati a persone del posto, ci sarà più controllo in merito alla questione dei nomadi i quali saranno anche obbligati a rispettare le regole comuni per tutti. Abbasseremo le tasse comunali grazie al taglio degli stipendi dei dirigenti, i quali saranno ridisegnati tenendo anche in considerazione i risultati raggiunti. Con la vendita di palazzi e case comunali si potranno avere asili e scuole e grazie all’eliminazione delle consulenze esterne ogni studente residente in città da almeno 10 anni potrà avere i libri gratis’.  

La battaglia di Alessandro Gori entra ora nel vivo e nelle prossime settimane, per il campione italiano degli avvocati sciatori, si prospetta un periodo intenso. ‘Stiamo lavorando bene – ha detto soddisfatto – e sono sicuro che gli scledensi siano pronti ad avere un sindaco di orientamento diverso da ciò che c’è ora. Io e Valter Orsi ci siamo promessi reciproco appoggio: se uno di noi andrà al ballottaggio, l’altro lo appoggerà’.

Anna Bianchini

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia