Riaprono lunedì 27 aprile i nove cimiteri di Schio, ma l’invito del governatore Luca Zaia di aprire i campisanti al pubblico nel giro di pochi giorni non è piaciuto per niente al sindaco di Schio Valter Orsi, che si augura: “Non vorrei diventi una moda annunciare provvedimenti che diventano operativi immediatamente senza dare la possibilità a chi è sul territorio di organizzarsi”.
Un grido di allarme che in realtà nasconde molto di più. Il personale infatti manca e di conseguenza non sarà possibile controllare gli accessi, che si prevedono numerosi.
L’ordinanza di Zaia di venerdì governatore Luca Zaia ha colto di sorpresa i sindaci dell’Alto Vicentino, che non si aspettavano aprile è arrivata come un fulmine a ciel sereno e, se da un alto fa presagire una riapertura ed un ritorno alla normalità più vicini, dall’altro ha costretto i sindaci a trovare una soluzione rapidissima per garantire la sicurezza al cimitero, uno dei posti più frequentati nei giorni di festa.
“L’ordinanza annunciata in conferenza stampa dal governatore, è arrivata nel tardo pomeriggio ai nostri uffici, quando erano già chiusi – ha dichiarato Orsi – Non vorrei diventi una moda annunciare provvedimenti che diventano operativi immediatamente senza dare la possibilità a chi è sul territorio di organizzarsi. Già ci pensano da Roma a emanare Dpcm a tarda sera con operatività immediata. Obiettivamente non è un buon modo di agire in momenti come questi, già pieni di impegni, mettono il territorio in difficoltà. I 9 cimiteri di Schio riapriranno lunedì 27 aprile, in poche ore, senza personale di servizio. E’ difficile provvedere anche a garantire la minima presenza di sicurezza. Immagino che ci sia la volontà di tornare a portare un fiore ai nostri cari defunti, ed è quasi scontato che vi sia un buon numero di persone che vi si recherà, per questo motivo è necessario garantire il rispetto delle misure di prevenzione al Covid-19. Quindi confido che tutti seguiranno le prescrizioni generali, mascherina e guanti, mantenendo le distanze minime da una persona e l’altra”.
di Redazione Altovicentinonline