Puntare sul turismo itinerante a tema e lanciare così un’ economia nuova di zecca. Con la nuova legge sul Turismo e la sinergia tra 9 Comuni dislocati nelle Valli Leogra e Posina ora potrebbe essere possibile.
Valli del Pasubio, Piovene Rocchette, Schio, Santorso, San Vito di Leguzzano, Posina, Marano Vicentino, Monte di Malo e Torrebelvicino. Tutti uniti per creare economia puntando insieme sulle bellezze locali, l’enogastronomia, la storia, e la capacità recettiva. E a dare man forte ai 9 Comuni desiderosi di farsi conoscere dal turismo internazionale è sceso in campo l’assessore Regionale al Turismo Marino Finozzi, che grazie alla sua Legge sul Turismo ha portato nel suo territorio una ventata di ‘voglia di aprirsi al mondo’ con l’obiettivo dichiarato di creare un nuovo volano per l’economia. La tavola rotonda a tema si è svolta ieri sera al Lanificio Conte, alla presenza di alcuni Sindaci dei 9 Comuni interessati, dell’assessore Regionale Marino Finozzi, dell’assessore allo
‘Dobbiamo superare le barriere locali e avere un atteggiamento nuovo verso il turismo – ha spiegato Armando Cunegato, Sindaco di Valli del Pasubio e promotore del piano turistico – Gli operatori devono capire che le amministrazioni comunali stanno lavorando per loro per lanciare una nuova economia attraverso il turismo. L’atteggiamento di tutti deve essere costruttivo e propositivo e superare le barriere dei piccoli problemi personali’.
Il progetto turistico è stato spiegato ai presenti da Euris, gruppo che ha coordinato e organizzato le idee sull’argomento. Il presidente Ruggero Targhetta con l’aiuto di Claudio de Monte Nuto hanno relazionato con l’aiuto di slides fornendo una serie di dati e motivazioni pro-turismo locale.
Marino Finozzi ha colto l’occasione per spiegare la legge regionale sul turismo, riconosciuta dai presenti come un successo che dopo tanti anni finalmente è arrivato. ‘La legge – ha spiegato Finozzi – va verso politiche che coinvolgono il territorio intero e si stacca dall’idea tradizionale di turismo statico. Gli uffici Iat dovranno autofinanziarsi creando economia grazie anche alla possibilità di vendere servizi e la regione investirà sulla promozione. I consorzi non includeranno più enti pubblici perché sono le imprese che devono creare l’economia. Le tipologie di accoglienza (alberghi, ostelli, agriturismi, ecc.) non saranno più divisi in quattordici categorie ma solo in 5, per facilitare il turista a creare il suo percorso di vacanza con più facilità. Bisogna – ha concluso – sviluppare il turismo con l’ottica dell’industria tradizionale, analizzare i numeri e svilupparli’.
Anna Bianchini