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Schio. Anche tantissimi studenti per le celebrazioni del IV Novembre

Si è svolta questa mattina a Schio la cerimonia per la 95a Giornata dell’Unità Nazionale e della Festa delle Forze Armate. Un evento segnato dalla presenza di molte significative rappresentanze degli studenti delle scuole cittadine che, oltre ad assistere alla commemorazione, sono stati direttamente coinvolti nel programma: un giovane chitarrista delle scuole medie ha proposto un momento di musica strumentale in piazza Rossi, mentre un altro ha affiancato il trombettista del Complesso Strumentale Città di Schio nell’accompagnamento agli onori ai caduti. 

La cerimonia – alla quale hanno partecipato rappresentanti dei Comuni di Schio, Santorso, San Vito di Leguzzano, Torrebelvicino e Valli del Pasubio, e le autorità civili e militari – si è aperta con il corteo che, guidato dagli studenti delle scuole, da piazza Statuto ha raggiunto piazza Rossi: qui si è svolto l’alzabandiera accompagnato dal canto dell’inno nazionale, cantato da tutti sotto la guida del Coro GES. Il corteo si è quindi spostato al Chiostro Ossario di SS. Trinità dove si sono tenuti i discorsi ufficiali e gli onori ai caduti.

“Oggi ricordiamo la fine della Grande Guerra, che è stata prima di tutto una grande tragedia – ha detto nel suo saluto il sindaco Luigi Dalla Via, sottolineando poi l’impegno per la pace che le forze armate italiane oggi svolgono nel mondo – Quella guerra si è combattuta in queste nostre montagne e in questo ossario riposano tanti, troppi soldati. Ricordare e conoscere la nostra storia, come facciamo oggi, è un modo per affermare la nostra identità: che deve essere forte e aperta al mondo, e della quale dobbiamo essere consapevoli. Ricordare il passato, e raccontarlo ai giovani, ci deve aiutare a costruire oggi un’Italia e un mondo di pace”.

L’orazione ufficiale è stata affidata al tenente Ruggero Rossato della sezione di Schio dell’Associazione Nazionale Alpini, che ha ripercorso i tragici avvenimenti della Grande Guerra. “I morti della prima e della seconda guerra mondiale chiedono che l’Europa viva in pace e sia unita – ha detto Rossato – Noi italiani dobbiamo batterci per questo. L’Europa deve avere un ruolo di primo piano del mondo, soprattutto nel portare la pace in quei Paesi dove oggi non c’è. Un impegno che già oggi vede coinvolti, anche con dolorosi sacrifici, tanti nostri militari. L’invito che dobbiamo rivolgere ai nostri giovani è quindi di coltivare l’idea di un’Europa unita e di pace”.
A chiudere la cerimonia la celebrazione della messa da parte di don Carlo Coriele.

di Redazione Thiene On Line