Una pietra sopra c’era stata messa già in febbraio, quando era decaduta la convenzione tra il comune di Sarcedo e la Golf Promozioni S.p.A., la società che avrebbe dovuto realizzare il progetto di riqualificazione urbanistica ‘Sarcedo turistica’ con campo da golf a 18 buche nella zona Barcon e Ca’ Terza.
A causa delle inadempienze della società, che non aveva rinnovato il deposito delle fideiussioni, il sindaco Luca Cortese aveva colto la palla al balzo segnando il goal della vittoria, dopo che in campagna elettorale era stato il primo paladino del ‘no’ verso quella che considerava solo una speculazione edilizia in una zona di 662 mila metri quadri tra le più belle del vicentino.
Ma si erano verificati alcuni strascichi legali che avevano impedito la chiusura definitiva dei rapporti con la società, tanto che nello scorso maggio La Golf Promozioni aveva avanzato un ricorso al Tar, che era stato respinto, con la società costretta a pagare le spese legali. Nel consiglio comunale di martedì la pagina sul progetto è stata così chiusa definitivamente.
‘Quel che mi preme maggiormente – ha dichiarato Cortese in consiglio – è replicare a coloro che mi hanno accusato di aver agito con poca trasparenza. Noi non abbiamo in nessun modo, e lo sottolineo, creato disinformazione. Il contratto con la Golf Promozioni è decaduto per inadempienze della società stessa. Sappiamo bene che l’area è da recuperare, ma salvaguardando il paesaggio e riqualificandola nel suo contesto storico e sociale. Ben venga chi avrà voglia e interesse a farlo.’
‘Adesso ci interessa vedere progetti alternativi – ha aggiunto il vicesindaco Teresa Campese – per il recupero della zona nella prospettiva di salvaguardia del territorio. Siamo quindi aperti a qualsiasi proposta che tenga conto di questo, in particolare di tutte quelle persone richiamate dalla bellezza della zona, dallo sport e dalle camminate all’aria aperta’.
Non è mancata la protesta delle minoranze, ma sottoforma di ostruzionismo ‘passivo’. I 4 consiglieri dell’opposizione, tra cui l’ex sindaco Giorgio Meneghello, promotore del progetto, non si sono nemmeno presentati in sala consiliare.
Marta Boriero