Con la soddisfazione di chi sa di aver ottenuto un risultato oltre ogni più rosea previsione, Luca Cortese e Gianfranco Santorso del gruppo PD di Sarcedo accompagnati da Elisa Carraro del Comitato No G.O.L.F. sfogliano le decine di fogli in cui oltre 700 cittadini, nei mesi scorsi, hanno sottoscritto la petizione contro il progetto del campo da Golf che dovrebbe realizzarsi a Sarcedo.
Nella scorsa estate il consiglio comunale aveva approvato il primo documento formale, denominato “Sarcedo turistica”, in cui si prevede, anche attraverso un accordo pubblico privato, tra comune e la società Golf promozione la realizzazione di un campo da Golf internazionale da 18 buche, in parte ricadente nel comune di Zugliano, nella zona del Barcon.
Molti gli aspetti criticati dall’opposizione: l’approvazione effettuata da un consiglio comunale “decimato” dai conflitti di interesse ( solo 7 i consiglieri hanno potuto votare il proprio si al progetto), la necessità di ricorrere all’espropriare dei terreni in caso di mancato accordo tra Golf promozione ed i proprietari ( grazie all’accordo infatti il campo da Golf è considerato di pubblica utilità), l’enorme nuovo volume edificatorio concesso ecc.
Per questi motivi, fin dai giorni successivi all’approvazione della variante “Sarcedo turistica” i consiglieri di opposizione appartenenti al gruppo PD, assieme al consigliere Antonio Tamaro ed al Comitato NO G.O.L.F si sono mobilitati per raccogliere delle firme per indire un referendum popolare per permettere ai cittadini di esprimersi.
Santorso precisa:” La petizione popolare è stato prima di tutto uno strumento di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza” e Cortese con orgoglio aggiunge “ abbiamo raccolto un numero di firme molto superiore ad ogni nostra previsione” e sottolinea il grande interesse che la “questione Golf” suscita in paese. Molte le firme raccolte anche nei comuni limitrofi ma sottolinea Santorso “le 700 firme sono esclusivamente dei residenti perchè sono servite per richiedere un consiglio comunale in cui all’ordine del giorno sia inserito l’indizione di referendum popolare” .
L’equilibrato Santorso ammette: non è detto che arriveremo alla consultazione popolare, l’auspicio è che di fronte a queste oltre 700 firme raccolte in un paese di poco più di 4000 abitanti, Sindaco e maggioranza cambino almeno atteggiamento e siano più disposti al dialogo”.
Cortese con determinazione però aggiunge: “ Sindaco e maggioranza non possono continuare a governare a testa bassa senza ascoltare la minoranza e neppure una parte significativa di loro cittadini. Già solo dover fronteggiare un referendum, benché non vincolante, sarebbe senza ombra di dubbio una sconfitta politica.”
L’appuntamento quindi è per il prossimo consiglio comunale dove l’argomento “campo da Golf” probabilmente accederà ancora la discussione.
Alberto Brazzale