‘Non sono un sindaco sceriffo, ma sto facendo tutto quello che è in mio potere fare. Acquisteremo ore in più dalla Polizia Locale perchè gli agenti sorveglino su Sarcedo in questo momento così delicato. Chiedo a tutti i consiglieri comunali, compresi quelli di minoranza di collaborare, di restare uniti e di non dividerci con sterili strumentalizzazioni politiche’.
E’ questo nella sostanza quanto racchiude il comunicato stampa diramato dal primo cittadino di Sarcedo Luca Cortese, che dopo appena un mese dall’inizio del suo mandato si ritrova a gestire una vicenda, che non ha nulla a che fare con il suo ruolo di amministratore. Una faida tra famiglie rom che lo preoccupa al punto da fargli convocare una seduta straordinaria di consiglio comunale, fissata per giovedì sera. Nel comunicato, Cortese parla del proprio sentirsi responsabile per la sicurezza dei propri cittadini, colpiti da quanto accaduto domenica pomeriggio, quando tre gruppi nutriti di sinti hanno scatenato l’inferno con gesti di estrema violenza, tra cui pistolettate che solo per miracolo non hanno provocato feriti.
‘Il mio impegno dopo il grave episodio di domenica va in più direzioni. I cittadini non si devono sentire da soli. Non lo sono. Abbiamo già chiesto e ottenuto dalle istituzioni preposte si impegnino a Sarcedo perché non vi siano più atti di questi genere. E i cittadini non si devono sentire autorizzati ad intervenire: andrebbero contro la legge esattamente come hanno fatto le persone coinvolte nella rissa dell’altro giorno – scrive Cortese nel suo messaggio alla cittadinanza – . Atti di questa gravità non devono più accadere. Per questo abbiamo convocato giovedì un Consiglio Comunale d’urgenza al fine di dare un segnale netto, preciso’.
Il primo cittadino prosegue: ‘Nella mia vita non ho mai diviso le persone in base a stereotipi o caratteristiche di tipo etnico. Ma lo dico chiaramente: bianco, nero, rosso che tu sia, se sei a Sarcedo devi rispettare le regole. Altrimenti saranno le forze dell’ordine a fermarti con l’appoggio incondizionato dell’amministrazione. Io non discuto, non medio con chi delinque. Sia chiaro. Chi è residente a Sarcedo deve rispettare regole, diritti e doveri (perché stiamo parlando di cittadini italiani residenti a Sarcedo). Chi non è residente e delinque, qui non può rimanere. Punto. E se un residente delinque, visto che non è nelle competenze del sindaco cacciarlo, sappia che terremo su di lui un faro di attenzione puntato costantemente’.
di Redazione Thiene on line