In attesa che la casetta dell’acqua arrivi ad animare la piazza centrale di Sarcedo, domenica mattina ci ha pensato il gazebo organizzato dalla Lega Nord del paese a richiamare decine di sarcedensi, che si sono fermati a firmare per la proposta di legge ad iniziativa popolare promossa dal Carroccio a sostegno della legittima difesa e per l’inasprimento delle pene per il furto in abitazione.
A firmare cittadini di tutte le età, anche non simpatizzanti Lega Nord, a dimostrazione che il problema sicurezza è sentito da tutta la popolazione come qualcosa di assolutamente primario.
A vivacizzare la discussione popolana la recentissima notizia dell’arrivo tra qualche settimana di 6 profughi africani provenienti dal gruppo di Tonezza e Santorso. Sarcasticamente i tesserati Lega hanno appeso al gazebo dei cartelli con la scritta ‘Grazie Ugo’, in riferimento al privato che ha messo a disposizione una casa di sua proprietà per ospitare i nuovi arrivati, che saranno gestiti dalla cooperativa ‘Con te’ di Quinto Vicentino.
‘La notizia dell’imminente arrivo dei profughi – ha commentato Stefano Brunello, militante Lega di Sarcedo, già consigliere comunale di minoranza con il sindaco Luca Cortese – non si è ancora diffusa tra la popolazione, e ancora molti non sanno che presto saranno domiciliati a Sarcedo. L’atmosfera che si respira tra la gente è comunque quella di una certa preoccupazione. Siamo tutti concordi che chi scappa dalla guerra deve essere accolto, ma non possiamo farci ancora carico ancora dei migranti economici.’
Venerdì scorso, il sindaco Luca Cortese, partecipando al convegno di Santorso, con cui si tracciava una sorta di bilancio sul protocollo d’accoglienza diffusa sottoscritto con la Prefettura dalla maggior parte dei comuni della conferenza dell’Ulss 4, aveva ‘tirato le orecchie’ a chi ce l’ha con questi sei disperati, alzando il polverone, per poi rimanere inermi dinanzi a notizie che dovrebbero indignare molto di più.
‘E’ pazzesco che per l’arrivo di sei immigrati si scateni l’inferno e si rimanga indifferenti davanti all’arresto di un politico di casa nostra come Galan, accusato di associazione a delinquere e di aver truccato appalti miliardari. E’ incredibile che ci si stracci le vesti per sei poveracci quando ci sono bancari che hanno tolto i risparmi di una vita a mezzo Veneto. Gli immigrati sono ospitati con i contributi dell’Unione Europea. Le banche hanno rubato i soldi dai portafogli dei veneti. Tutto tace anche quando gli industriali minano gravemente la salute dei cittadini del nostro territorio, come per il caso Corsea . – ha detto Cortese al microfono strappando l’applauso di chi, come lui pensa che troppa gente sia affaccendata a togliersi la pagliuzza dall’occhio quando sta per essere investita da una trave -‘.
‘Noi sindaci abbiamo un ruolo istituzionale, che ci impone di essere al servizio dello Stato, che ha deciso di fare la propria parte in questo momento storico. Lo stiamo facendo con senso civico e attenzionando gli ingressi dei profughi, che con le modalità del protocollo, ci consentono di tenere a bada la situazione. Facendo ogni comune la propria parte, ci si divide il numero dei richiedenti asilo che non andranno a gravare su una comunità piuttosto che su un’altra. Io ho deciso di stare dalla parte dei miei colleghi sindaci, così come quando Sarcedo ha avuto bisogno, i miei colleghi non hanno esitato a tendermi la mano e fare cordata per il mio paese’.
Natalia Bandiera
Marta Boriero