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Sarcedo. La denuncia di Meneghello: ‘In Consiglio c’è poca democrazia e poca trasparenza’

È appena uscito di scena il consigliere di minoranza leghista Stefano Brunello ma non c’è tempo per elaborare il lutto in consiglio comunale a Sarcedo. Spalancata la porta ai cambiamenti l’ex sindaco Giorgio Meneghello, in minoranza con la lista ‘Futuro per Sarcedo’, affila i coltelli e si prepara a dare del filo da torcere al sindaco Luca Cortese, che se col ‘dopo Brunello’ pensava di avere la strada spianata verso il nirvana amministrativo ha decisamente sbagliato i conti.

 

Quella che può sembrare ad un occhio profano una formalità senza importanza, la trascrizione puntuale delle discussioni fatte in consiglio comunale, è per gli occhi e la sensibilità da esperto amministratore qual è Meneghello un esempio di mancanza di democrazia e trasparenza verso il cittadino. E proprio la non garanzia di queste verbalizzazioni, o la loro aleatorietà, è quello che l’ex sindaco ha deciso di mettere sotto la lente, in contrasto palese con l’approvazione del nuovo regolamento per il funzionamento del consiglio comunale votata dalla maggioranza stessa nel luglio 2015. E proprio i fatti salienti della discussione tra consiglieri, quelli che, per capirci, dovrebbero restare ai posteri nero su bianco, l’anima del dibattito politico, non vengono verbalizzati, sempre a detta di Meneghello, con la dovuta precisione.

 

‘Nelle recenti delibere – sottolinea Meneghello direttamente sulla sua pagina facebook – è praticamente scomparsa qualsiasi verbalizzazione della discussione avvenuta. Quindi non è possibile conoscere i motivi che spingono a votare a favore o contro una proposta presentata in Consiglio, salvo di accedere alle registrazioni audio depositate in comune. Credo che questo atteggiamento sia gravemente lesivo del diritto di vedere espresse le proprie opinioni e di informare adeguatamente i cittadini, sia nell’immediato che per futura memoria’.

 

Come rappresentanti eletti dai cittadini abbiamo il diritto, continua Meneghello, che le opinioni della minoranza garantiscano il diritto all’informazione sull’operato di chi hanno eletto. ‘Anche le richieste di integrazione dei verbali – puntualizza Meneghello – sono state respinte’.

 

La questione non finisce qui, promette l’agguerrito ex sindaco. ‘Ho presentato un’apposita mozione che sarà discussa nel prossimo Consiglio – ha anticipato – dove si chiede di rivedere questo atteggiamento. In tale mozione faccio riferimento anche all’accesso online dal sito internet del comune e delle registrazioni audio, che non sono però sufficienti. Serve una verbalizzazione sintetica della posizione del singolo consigliere in modo che siano chiare le ragioni del suo voto. Fino a quando la maggioranza non tornerà a un atteggiamento più democratico e trasparente, troverò il modo di fare risultare i verbali, tratti dalle registrazioni audio, in regolari delibere di consiglio comunale’.

 

Marta Boriero